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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Dicembre 2000
 
   
  ALLE RADICI DEL SOLE - I MILLE VOLTI DEL GIAPPONE:INCONTRI, LUOGHI, RITI E FOLLIE

 
   
  Dopo il successo di La via della Cina, Renata Pisu ci parla qui di un altro Oriente, ancora più estremo e lontano: il Giappone. Un Paese che perlopiù suscita perplessità e sconcerto, perché, benché simile all´Occidente per il suo sviluppo, appare remoto per la sua civiltà "aliena", al punto da venir de- finito da alcuni "l´ultima fermata prima della luna". Un Paese che ha un imperatore ma non è un impero, per costituzione non è nemmeno una monarchia o una repubblica, ma soltanto "Giappone", ossia la "Radice del Sole": questo è infatti il senso dei due ideogrammi che compongono il suo nome. Renata Pisu ha vissuto a lungo a Tokyo come inviata del suo giornale e spesso vi fa ritorno, spinta ogni volta dal desiderio di avvicinarsi alla comprensione di un popolo e di una cultura impossibili da cogliere nella loro interezza, afferrabili forse solo per frammenti, come quei loro folgoranti componimenti poetici chiamati haiku. Una realtà in cui, ci dice con efficace sinteticità, "molti riti sono folli, molte follie sono rituali". Come giudicare infatti la differenza, stupefa cente e assurda per un occidentale, tra linguaggio maschile e femminile? 0 l´obbligo, se si è donne, di inchinarsi persino quando si risponde al telefono? E ancora, l´ossessione per la miniaturizzazione, per il ridurre tutto a dimensioni piccole, sempre più piccole, arrivando addirittura a concepire gli alberghi-capsula, dove le stanze sono appena più grandi della persona che ospitano? L´autrice si interroga, e interroga i giapponesi, li scruta, si aggira tra loro - un po´ conturbata, un po´ estasiata - alla ricerca di possibili rispo ste. Forse, poiché è giunto alla modernità dopo di noi, ma è diventato postmodemo prima, questo Paese prefigura il nostro futuro prossimo. O forse, chissà, la spiegazione è più semplice e nello stesso tempo più com plessa e va rintracciata nel fondo del pensiero Zen, nella concezione della vita e della storia come una successione di momenti, di accadi menti su cui l´uomo non può intervenire, ma soltanto abbandonarsi, seguendo il flusso delle cose. In realtà Renata Pisu non intende giungere a conclusioni definitive o proporci una tesi: più umilmente, ha consegnato al lettore voci, colori, emozioni, intuizioni che con sensibilità e un pizzico d´ironia ha composto in pagine eleganti e ricche di suggestione. Autore: Renata Pisu ha frequentato i corsi di lingua cinese e di storia della Cina moderna all´Università di Pechino fino agli inizi della Rivoluzione Culturale. Da allora svolge la professione di giornalista con particolare attenzione ai problemi dell´Asia Orientale. Corrispondente de La Stampa a Tokyo dal 1984 al 1988, dal 1990 è inviato speciale de la Repubblica, su tutti i fronti delle guerre non dichiarate e delle catastrofi annunciate, dalla Bosnia al Ruanda, dalla Cambogia all´Indonesia. Ha tradotto dal cinese opere di narrati va contemporanea e scritto saggi sulla società cinese apparsi su riviste italiane e straniere. In volume ha pubblicato: Le cause della rivoluzione cinese (Isedi, 1976), L´opera di Pechino (Mondadori, 1983), Cina, tra uomini e mostri (Rizzoli, 1991) e, nel 1999, per Sperling & Kupfer, La via della Cina, vincitore al Premio Rapallo e finalista al Premio Strega. Sperling & Kupfer Editori pagg. 183, Lire 26. 500. .  
   
 

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