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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Settembre 2009
 
   
  IL MUSEO MORANDI DI BOLOGNA SI PRESENTA AL PUBBLICO CON UN ALLESTIMENTO COMPLETAMENTE RINNOVATO.

 
   
  Milano, 7 settembre 2009 - Il Museo Morandi riapre le porte ai visitatori, dopo una breve pausa per lavori di riallestimento della collezione permanente. Tornano ad essere esposti trentatrè tra i capolavori che hanno decretato il successo dell´antologica Giorgio Morandi 1890-1964, prima al Metropolitan Museum of Art di New York, poi al Mambo – Museo d´Arte Moderna di Bologna, che sono ricollocati in un percorso di visita completamente riconfigurato. Il nuovo allestimento si inserisce in un anno particolarmente significativo per la vicenda morandiana: oltre alla già citata mostra al Mambo organizzata in partnership con il Met e all´esposizione sulle incisioni a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dopo l´estate aprirà al pubblico la casa-museo dell´artista situata in via Fondazza, il cui restauro è stato co-finanziato dal Comune di Bologna e da Unindustria Bologna ed è realizzato su progetto dello studio Iosa Ghini. Il rinnovato itinerario espositivo del museo attraversa tutte le fasi del percorso artistico morandiano, con un andamento generalmente cronologico e capace di consentire raffronti tra le diverse tecniche nelle quali il maestro si è cimentato, dalla pittura all’incisione, dal disegno all’acquerello, evidenziando le variazioni sui temi a lui più cari. La prima sala è stata pensata per accogliere ed esporre al pubblico opere provenienti da collezioni private, generosamente concesse in comodato al Museo, così da arricchire il già importante patrimonio di proprietà dell´Istituzione Galleria d´Arte Moderna con il principale nucleo di lavori costituito da quelli donati da Maria Teresa Morandi al Comune di Bologna. Apre tale ciclo di esposizioni tematiche la raccolta di Valerio De Paolis, che comprende cinque dipinti, nove acqueforti e un acquerello. Sono tutti esempi di grande interesse storico e qualitativo, dalla Natura Morta del 1941, appartenuta allo scultore Giacomo Manzù, alla Natura Morta del 1963 proveniente dalla collezione venezuelana di José e Beatrìz Plaza. Il percorso prosegue con una sala dedicata agli esordi giovanili di Morandi, nella quale fanno capolino nature morte e paesaggi affrontati con atteggiamento chiaramente sperimentale e di riflessione sui linguaggi espressivi. A tale proposito si veda il Paesaggio del 1913, di evidente impostazione cézanniana per la struttura compositiva, in grado però di anticipare il silenzio assorto e il rigore che caratterizzano l´intera opera morandiana. Continuando la visita attraverso le sale, si scorgono anche le serie inquadrate dalla mostra presso il Mambo, quali i fiori e le conchiglie, che danno conto della ricerca sul soggetto che tanto ha impegnato il maestro. Dagli inizi alla maturità, fino alla fase avanzata del suo percorso, in cui la pittura si fa via via astratta, la composizione risulta aperta ed è evidente una tendenza alla rarefazione. Il confronto continuo tra le tecniche padroneggiate da Morandi permette una profonda comprensione del modus operandi dell´artista, dall´inconfondibile segno alla scala cromatica tipica della sua tavolozza. In concomitanza con l´apertura della casa di via Fondazza, sarà disponibile una brochure illustrativa sui due luoghi morandiani: la Collezione del Museo Morandi e l´abitazione oggi trasformata in spazio della memoria e struttura polivalente, che ospiterà incontri, seminari e iniziative espositive. Www. Museomorandi. It www. Mambo-bologna. Org .  
   
 

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