Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Settembre 2009
 
   
  COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: DIFFICOLTÀ PER IL MADE IN ITALY SUI MERCATI ESTERI NEL PRIMO SEMESTRE 2009 CALO DEL 25% SU BASE ANNUA PER L’EXPORT ITALIANO; IN AFFANNO SOPRATTUTTO LE VENDITE NEI PAESI DELL’UNIONE (-27% RISPETTO AL -20% VERSO I MERCATI EXTRA-EUROPEI)

 
   
  Roma, 7 settembre 2009 - Le imprese italiane impegnate all’estero soffrono ancora gli effetti della crisi internazionale: nel primo semestre 2009 le vendite si riducono infatti di circa un quarto rispetto allo stesso periodo del 2008, portando le esportazioni ad un valore di 141,8 miliardi di euro. Il calo dell’export risulta più consistente di quello sperimentato dai nostri principali partner europei, la cui contrazione varia dal 3,7% della Germania (che però vede diminuire il surplus della sua bilancia commerciale di 14 miliardi di euro) al 24% del Regno Unito. “La riduzione delle esportazioni italiane è il riflesso di una generalizzata diminuzione delle importazioni su scala mondiale, contrattesi del 25% già nel primo trimestre 2009 – spiega Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero - la crisi ha portato ad una forte contrazione della capacità di spesa dei consumatori dei nostri principali partners commerciali, soprattutto di fascia media. Basti pensare che il Regno Unito, nostro quarto mercato di sbocco, ha visto ridursi la sua domanda interna di oltre 42 miliardi di euro rispetto al quarto trimestre 2008. A fronte di ciò, le imprese italiane hanno scelto di tenere salde le nicchie di mercato medio-alte finora conquistate, riducendo la quantità di beni immessi sul mercato e mantenendo invece invariato il prezzo di vendita, strategia, questa, che al momento sembra portare maggiori risultati sui mercati extra-Ue”. Dopo aver tirato il fiato nel mese di maggio, a giugno tendono nuovamente a diminuire le esportazioni verso i Paesi europei (-2% secondo i dati destagionalizzati), mentre nello stesso periodo le vendite in ambito extra-europeo mantengono una sostanziale stabilità (-0,1%). “Il dato europeo desta preoccupazione – prosegue Esposito – soprattutto se si pensa che i Paesi Ue sono i destinatari del 57% delle esportazioni italiane e che ben il 76% delle Pmi esportatrici vende i propri prodotti all’interno del mercato europeo. In questa fase, sono dunque proprio le imprese che si rivolgono ai mercati di prossimità a soffrire di più”. .  
   
 

<<BACK