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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
 
   
  LA CEFALEA HA UN ENORME IMPATTO SULLA VITA QUOTIDIANA DI CHI NE SOFFRE, COMPORTANDO GRAVE DISABILITÀ IN AMBITO FAMIGLIARE E PROFESSIONALE , E IMPEDENDO OGNI ATTIVITÀ SOCIALE.

 
   
  Milano, 19 ottobre 2006 - Compito del medico è in una prima fase la corretta diagnosi, che permette la distinzione fra cefalee primarie e secondarie, sintomo queste ultime di altre patologie del distretto cranio cefalico o sistemiche. Nel caso delle cefalee primarie (per esempio l’emicrania, la cefalea tensiva o la cefalea a grappolo), esistono attualmente strategie di trattamento efficaci. Il primo passo verso la corretta terapia resta comunque l’alleanza terapeutica fra medico e paziente , che deve sentirsi compreso quando riferisce un dolore non obiettivabile, non misurabile, difficile da definire in qualità ed entità. Le conseguenze di trattamenti inadeguati sono spesso dipendenza ed abuso da analgesici, causa essi stessi di cronicizzazione della cefalea, e la continua richiesta di esami ripetuti ed inutili. La sensibilità della medicina moderna verso i valori umani e la qualità della vita impone una costante opera di informazione perché sia noto che il futuro di questi pazienti non sia l’imparare a convivere con il dolore, ma che esiste ormai la reale possibilità di un suo opportuno controllo. Emicrania E’ una patologia cronica benigna che colpisce il 12% della popolazione adulta. E’ stato calcolato che 35 milioni di persone soffrono di emicrania nel mondo, ed il 79% lavora. Ogni anno nel mondo vengono persi 150 milioni di giorni lavorativi a causa di questo disturbo. E’ una patologia famigliare, più rappresentata nel sesso femminile con un rapporto di 2-4/1. Il dolore è in genere pulsante , unilaterale e diffuso, aggravato dai movimenti e dall’esercizio fisico, per cui i pazienti sono costretti a rinunciare alle proprie attività ed a rifugiarsi in un ambiente buio e tranquillo. La frequenza degli attacchi è aumentata da diversi fattori di rischio: alimenti, ormoni, stress, eccesso o privazione di sonno, variazioni climatiche. Cefalea Tensiva E’ una patologia che compare in una percentuale elevata della popolazione generale (38. 3%) E’ caratterizzata da un dolore lieve o moderato, costrittivo, diffuso sul tutto il capo, che non costringe il paziente ad interrompere le usuali attività quotidiane. Si ritiene che sia una comune forma di risposta ad eventi stressanti, una sorta di difesa dell’individuo in risposta ad avvenimenti di vita potenzialmente dannosi per l’equilibrio dell’individuo. Si distingue una forma episodica ed una forma cronica. Si riconoscono come fattori scatenanti. Anche: disfunzioni oromandibolari, stress psicosociale, ansia, depressione, stress muscolare, abuso di farmaci Cefalea Ed Ormoni Femminili La fluttuazione ormonale è un fattore scatenante del dolore nel 60% delle donne emicraniche. Il 14% delle donne soffre di emicrania durante il ciclo mestruale. Nel periodo pre-mestruale tali forme di cefalea sono associate a disturbi dell’umore, dolori di schiena e tensione al seno, e sono considerati parte della sindrome pre-mestruale. Usualmente la cefalea inizia il 1° giorno delle mestruazioni, ma può presentarsi 2 gioni prima o dopo il mestruo. I meccanismi di tale situazione non sono chiari. Durante la gravidanza, molte donne continuano a soffrire di emicrania nel primo trimestre, con un marcato decremento nei mesi successivi. Durante le settimane che seguono il parto, più del 40% dei soggetti emicranici soffre di un attacco lieve. I contraccettivi orali facilmente scatenano l’emicrania. Tale problema è in parte superato con i prodotti più nuovi. Se tali prodotti sono responsabili degli attacchi, si ottiene qualche miglioramento dopo 3 – 6 mesi di sospensione. Non ci sono criteri per predire accuratamente se e come le caratteristiche della cefalea in una donna possono cambiare durante e dopo la menopausa. Cefalea Da Abuso Di Analgesici Circa l’80% dei pazienti con cefalea cronica usa quotidianamente dosaggi elevati di farmaci analgesici,e, allo stesso tempo si rileva che la cefalea aumenta d’intensità e di frequenza in parallelo con l’aumento di analgesici. La sospensione dell’abuso di analgesici spesso induce una riduzione drammatica della frequenza e dell’intensità degli attacchi. Cefalea Del Week End Particolare tipo di cefalea che compare durante il fine settimana a temine di un’attività lavorativa particolarmente stressante, per poi scomparire al termine del week end (Interessante argomento di educazione sanitaria). Cefalea A Grappolo La cefalea a grappolo è una forma di cefalea primaria che si manifesta con attacchi di dolore intenso (è chiamata anche cefalea del suicidio) , unilaterale, localizzato alla regione orbitarla, sovraorbitaria, temporale, con durata compresa fra 15 e 180 minuti, accompagnata da particolari segni omolaterali al dolore, come iniezione congiuntivale, lacrimazione, rinorrea, congestione nasale, edema palpebrale, miosi, modesto restringimento della rima palpebrale. L’andamento temporale dei “grappoli” di dolore che si presentano con ricorrenza annuale ciclica, e degli attacchi, che hanno ritmo circadiano tendente alla ripetizione ad ore fisse, dopo una o due ore dall’inizio del sonno, al mattino presto, durante le pause di relax, suggeriscono un’alterazione nella regolazione dei ritmi cronobiologici, indicativi di un coinvolgimento dei centri regolatori ipotalamici .  
   
 

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