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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
 
   
  ISTITUTO EUROPEO DI TECNOLOGIA: POTREBBE ESSERE OPERATIVO GIÀ NEL 2008 LA COMMISSIONE EUROPEA HA ADOTTATO IERI LA PROPOSTA PER LA CREAZIONE DELL’IET

 
   
  Bruxelles, 19 ottobre 2006 - La Commissione europea ha adottato ieri una proposta per la creazione dell´Istituto europeo di tecnologia (Iet). Per l´organizzazione dell´Iet si propone una piccola struttura centrale di gestione e una rete di "comunità della conoscenza e dell´innovazione", che ne attueranno i compiti. Una volta che il Parlamento europeo e il Consiglio avranno adottato la proposta, l´Iet potrebbe entrare in funzione nel 2008, con un bilancio stimato ad un massimo di 2,4 miliardi di euro per il periodo 2008-2013, finanziato da fonti pubbliche e private. L´istituto sarà un faro di eccellenza in Europa nei settori dell´innovazione, della ricerca e dell´istruzione superiore. Sarà un modello di riferimento per la collaborazione tra università, ricerca e imprese, che permetterà all´Europa di rispondere alle sfide di un´economia mondiale fondata sulla conoscenza sempre più globalizzata. Il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha così commentato la proposta di regolamento: “L´innovazione è necessaria per accrescere la competitività dell´Europa a livello mondiale. Abbiamo pertanto bisogno di uno spazio europeo dell´innovazione, che sia un catalizzatore di eccellenza. L´iet mira ad attirare talenti e a riunire i maggiori protagonisti del triangolo della conoscenza. Grazie alle sue reti, l´Iet consentirà di abbattere il muro che separa ancora la ricerca, l´istruzione e le imprese, liberando così il potenziale di innovazione dell´Europa”. Il presidente ha poi aggiunto: “Il nostro obiettivo è rendere operativo l´Iet prima della fine del mandato dell´attuale Commissione. Mi auguro che i capi di Stato e di governo diano il loro sostegno politico a questo nuovo faro dell´innovazione in Europa in occasione del vertice informale di Lahti”. La Commissione propone di dotare l´Iet di una struttura integrata a due livelli, che combina sia l´approccio dall´alto verso il basso che quello dal basso verso l´alto: - L´iet propriamente detto, guidato di un comitato direttivo: la persona giuridica Iet sarà costituita dal comitato direttivo coadiuvato da un numero molto ristretto, pari a circa 60 persone, di collaboratori scientifici e amministrativi. Il comitato direttivo sarà composto da un gruppo di 15 personalità di alto profilo in rappresentanza del mondo delle imprese e della comunità scientifica, al quale verranno ad aggiungersi altri quattro membri in rappresentanza del personale e degli studenti dell´Iet e delle comunità della conoscenza e dell´innovazione. Esso avrà il compito di definire le priorità strategiche generali dell´Iet e di scegliere le comunità della conoscenza e dell´innovazione cui affidarne l´attuazione. Valuterà i progressi compiuti dalle comunità nel conseguimento degli obiettivi convenuti e coordinerà i loro lavori nei settori strategici interessati. - Le comunità della conoscenza e dell´innovazione: le comunità della conoscenza e dell´innovazione costituiscono una caratteristica peculiare dell´Iet; basate su un approccio a rete, ma superandolo, sono joint-ventures di organizzazioni partner rappresentanti le università, gli istituti di ricerca e le imprese, che si associano per formare un partenariato integrato in risposta agli inviti dell´Iet a presentare proposte. I loro obiettivi saranno fissati su base contrattuale con l´Iet, ma esse godranno di un elevato livello di autonomia per quanto riguarda l´organizzazione interna e le modalità per il conseguimento degli obiettivi fissati. Esse integreranno pienamente le dimensioni dell´innovazione, della ricerca e dell´istruzione. La Commissione ha fatto questa scelta dopo aver valutato una serie di strutture organizzative possibili per l´Iet nel quadro di una vasta procedura di consultazione degli Stati membri e delle parti interessate, e sulla base di una valutazione d´impatto estesa. La Commissione propone la creazione da parte dell´Iet di circa sei comunità della conoscenza e dell´innovazione entro il 2013, che affronteranno le sfide strategiche di lungo periodo in settori economici e sociali di importanza fondamentale per l´Europa. Il bilancio generale dell´Iet per il periodo è stimato a circa 2,4 miliardi di euro. Il finanziamento proverrà da una serie di fonti, ivi compresi contributi diretti dal bilancio comunitario e contributi dal settore privato. E’ inoltre previsto che le comunità della conoscenza e dell´innovazione ricevano finanziamenti in normali condizioni di concorrenza da programmi pertinenti, quali il Settimo programma quadro di ricerca, i programmi per l´apprendimento lungo tutto l´arco della vita e per la competitività e l´innovazione, nonché dai fondi strutturali. Grazie al coordinamento del consiglio direttivo, l´Iet mirerà a creare sinergie e a realizzare il miglior uso possibile delle risorse. I costi amministrativi e di gestione dell´Iet costituiranno una minima parte del bilancio generale. Se il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri approveranno il testo della proposta legislativa prima della fine del 2007, l´Iet potrebbe diventare operativo nel 2008, e nel 2010 potrebbero entrare in funzione le prime due comunità della conoscenza e dell´innovazione. .  
   
 

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