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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
 
   
  MILANO: CON "SPRING2" ALTRE 101 PMI SUI MERCATI ESTERI

 
   
  Milano, 18 ottobre 2006 - Un ulteriore sostegno per incentivare le strategie di internazionalizzazione delle piccole e medie Imprese lombarde che non si sono ancora affacciate sui mercati internazionali, puntando sul fattore umano come variabile strategica per mantenere la competitività, affinché possano giocare un ruolo da protagoniste su nuovi scenari. Lo prevede la seconda edizione di "Spring", il progetto pilota messo a punto dalle Direzione generali Artigianato e Piccola e Media Impresa, Industria e Cooperazione della Regione Lombardia che, affidato nella realizzazione alla società controllata Cestec, è stato presentato oggi pomeriggio dall´assessore all´Artigianato, Domenico Zambetti. In particolare, "Spring2" prevede il coinvolgimento di 101 imprese artigiane e di piccola dimensione, che potranno accedere ai servizi di accompagnamento finanziati dal progetto per un periodo di tempo di sei mesi, durante i quali dovranno dare sviluppare e attuare l´idea di internazionalizzazione presentata. "Spring2" mette a disposizione alcuni servizi fondamentali: anzitutto una consulenza gratuita da parte di una figura specializzata, il Temporary Export Manager, come sostegno qualificato e professionale alla propria attività; poi l´affiancamento gratuito di uno stagista per sei mesi con il compito di supportare l´azienda durante lo svolgimento del progetto (affiancando il Temporary Export Manager) e, da ultimo, la partecipazione gratuita del personale dedicato all´attività di export a corsi di formazione specifica sui diversi aspetti dell´internazionalizzazione Centouno sono, come si è detto, le imprese che hanno le caratteristiche per aderire al progetto e sono state dunque ritenute idonee. Di queste il 71% sono "piccole", il 29% artigiane, il 37% collocate nella provincia di Milano e il 25% in quella di Pavia ( 25%). Dai dati inseriti dalle aziende stesse, emerge che i settori prevalenti sono quelli del legno-arredo e della meccanica (13%), dei servizi alle imprese (11%) e che il fatturato medio è pari a circa 4,5 milioni di euro all´anno, in costante crescita nell´ultimo periodo grazie anche all´aumento delle esportazioni. Si è stimato anche che la realizzazione di tali progetti avrà un costo compreso fra 10 e 50. 000 euro. "Le nostre imprese - ha detto Zambetti spiegando il senso dell´iniziativa - devono diventare capaci di rischiare maggiormente, devono avere voglia di crescere e affermarsi su nuovi mercati, perché l´imprenditorialità è rischio, è ricerca di nuovi prodotti, ricerca di nuovi servizi a valore aggiunto, è ricerca di nuovi mercati, interpretazione e previsione della domanda e dei bisogni. E Regione Lombardia, anche in questo, è al loro fianco". "Noi - ha spiegato l´assessore all´Artigianato - abbiamo una nostra marcia in più, data dal fatto che all´estero non portiamo solo ´interessi´ economici, ma soprattutto la nostra cultura, il nostro modo di vivere e di essere, in una espressione il made in Lombardy, un marchio che proprio gli artigiani e gli imprenditori hanno reso credibile e famoso nel mondo". Secondo Zambetti il metodo che le nostre aziende devono fare proprio per affermarsi all´estero è rappresentato dalla capacità di fare rete "perché la vera forza sta nel promuoversi come unità di popolo e di intenti, fermo restando che ognuno può e deve valorizzare il proprio fattore trainante a beneficio di tutti. Siamo stati capaci di costruire alleanze non solo al nostro interno e con le istituzioni nazionali, ma con molte altre Regioni italiane, europee e del mondo. Abbiamo promosso network fra Regioni, dato vita ai 4 Motori d´Europa e al Club delle Regioni, siglato 50 protocolli d´intesa con amministrazioni locali nel mondo e rinsaldato i rapporti con i lombardi nel mondo". "In tutto questo - ha proseguito Zambetti - siamo sempre stati a fianco dei nostri imprenditori con strumenti che li tutelassero, mi riferisco, ad esempio, alla tutela del marchio e alla lotta alla contraffazione". "Due sono gli elementi su cui puntare - ha concluso l´assessore regionale - per far crescere le nostre Pmi e le imprese artigiane: il fattore umano e la conoscenza. L´impresa è, dunque, anzitutto capitale umano. Questa è la nostra fortuna, perché da qui nasce quel quid che non è possibile copiare, quel tocco di genialità e di creatività che solo noi abbiamo". .  
   
 

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