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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Settembre 2009
 
   
  L´AMBIENTE TRENTINO IN BUONA SALUTE MA OCCORRE MIGLIORARE LA QUALITA´ DELL´ARIA PRESENTATO DALL´APPA IL 6° RAPPORTO SULLO STATO DELL´AMBIENTE

 
   
  Trento, 10 settembre 2009 - Presentato ieri il 6° "Rapporto sullo stato dell’ambiente della Provincia autonoma di Trento, realizzato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa) con la supervisione scientifica di Agenda 21 Consulting Srl. Il dato generale che emerge è una situazione ambientale del Trentino nel complesso positiva, con diverse luci e punte di eccellenza, benché non manchino anche alcuni elementi di criticità. In estrema sintesi, le buone notizie riguardano soprattutto la qualità delle acque superficiali e sotterranee, il miglioramento nella gestione dei rifiuti urbani (con riduzione della produzione e aumento della differenziazione), il costante incremento degli interventi per il risparmio energetico e l’energia rinnovabile nel quadro della battaglia ingaggiata contro il surriscaldamento climatico anche dalla Provincia, con “Trentino Progetto Clima 2008”. Le principali criticità, invece, sono relative alle concentrazioni in atmosfera urbana di polveri sottili, biossidi di azoto e ozono, alla qualità delle acque lacustri (comunque sufficiente), alla produzione e gestione dei rifiuti speciali, in particolare pericolosi. I contenuti del 6° Rapporto (nell´allegato i principali dati di sintesi), che arriva a vent´anni dal primo, sono stati illustrati in una conferenza stampa allargata dall’assessore all’Ambiente Alberto Pacher, dal direttore dell’Appa Fabio Berlanda e dagli autori. Il principale obiettivo del Rapporto è quello di fornire ai soggetti interessati un quadro d’insieme sintetico, completo e significativo dello stato di salute dell’ambiente trentino, che permetta di valutarlo su basi scientifiche e rigorose. Ma come sta l´ambiente trentino? "Partiamo da un livello di qualità ambientale significativo, complessivamente positivo - ha affermato l´assessore Pacher -, su molti fattori lo standard è buono, certo è però che abbiamo davanti ambiti di lavoro importanti: molti dei punti di criticità s´intrecciano con il cambiamento climatico e dunque sarà questo l´obiettivo sul quale dovremo lavorare intensamente, a partire dal trasferimento di quote importanti di traffico dalla gomma alla rotaia, e dalle energie alternative. Le nuove linee guida sullo sviluppo sostenibile indicheranno le direttrici principali della politica ambientale. La sfida sui cambiamenti climatici dipende in parte da noi e dunque dobbiamo fare la nostra parte: entro la metà dell´anno prossimo contiamo di raggiungere traguardi importanti in questa direzione, in linea con quanto previsto dalla Convenzione delle Alpi. Tutti sanno quali sono le strade da seguire per diminuire le emissioni di Co2, naturalmente la strada è lunga ma l´unica possibile e tutti i cittadini sono chiamati a percorrerla responsabilmente, come stanno del resto dimostrando di fare, vista la grande crescita che la sensibilità ambientale ha avuto e sta avendo in Trentino. " Rispondendo alla domanda di un giornalista relativa al calo della spesa pubblica per l´ambiente registrata dal Rapporto fino all´anno 2007, Pacher ha ricordato come alcuni grandi interventi fatti negli anni precedenti abbiano portato ad una rimodulazione della spesa ambientale: "Noi prevediamo nel prossimo futuro di puntare sulle politiche di struttura, quali la nuova ferrovia del Brennero ed i collegamenti ferroviari intervallivi. Dobbiamo rispondere anche ai patti di stabilità stipulati con lo Stato, lo sforzo che stiamo producendo è quello di ottenere i massimi risultati a spese invariate". "Caratteristica principale del Rapporto - ha poi spiegato il direttore dell´Appa Fabio Berlanda - è quella di abbinare sintesi e completezza, fornendo dati confrontabili a livello nazionale ed internazionale, cosa che risponde non solo ad un metodo scientifico ma che consente anche di poter giudicare i dati raccolti, che diventano importanti strumenti di controllo e di gestione dell´ambiente e che ci obbligano ad azioni di miglioramento". Massimo De Marchi di Agenda 21 Consulting ha fatto la "storia" dei Rapporti sullo stato ambientale: "Un Rapporto serve a trasformare i dati scientifici in informazione leggibile, e dunque a fare in modo che ciò diventi comportamento virtuoso". Destinatario principale del Rapporto è il decisore pubblico, ma, come scrive lo stesso assessore Pacher nella sua presentazione al testo, il Rapporto “è destinato anche agli imprenditori, alle associazioni, agli istituti di ricerca e, volendo uscire dalla cerchia degli addetti ai lavori, agli stessi cittadini”. Il Rapporto - come hanno spiegato Patrizia Famà, Marco Niro e Jacopo Mantoan dell´Appa, illustrando le caratteristiche redazionali dello studio - esiste in tre versioni, di dimensione diversa a seconda del livello di approfondimento desiderato dal lettore. La versione “integrale” è disponibile in formato esclusivamente elettronico e consultabile sul sito web dell’Appa (www. Appa. Provincia. Tn. It); la versione “estratto” e la versione “vademecum”, più agili, sono disponibili, oltre che su web, anche in formato cartaceo a richiesta presso gli uffici dell’Appa. Dopo la sua presentazione ufficiale, il Rapporto verrà illustrato da oggi in poi attraverso appositi incontri territoriali organizzati dall’Appa, che saranno destinati ai vari target specifici che ne faranno richiesta alla stessa Appa. Appa ha predisposto anche una versione destinata ai più piccoli, il Rapporto Junior - ne ha parlato Silvia Scarian -, che mette a disposizione del mondo scolastico il bagaglio di conoscenze sull’ambiente trentino che il Rapporto contiene. Anche il Rapporto Junior verrà comunicato attraverso il citato piano di divulgazione territoriale, che in tal caso interesserà i docenti e gli studenti tra gli 8 e i 14 anni. .  
   
 

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