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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Settembre 2009
 
   
  VERTICE A OLBIA SULL´EMERGENZA COZZE. L´IMPEGNO DELLA REGIONE

 
   
  "La Regione difenderà e investirà sul distretto della mitilicoltura di Olbia, simbolo di un´economia trainante, di qualità e non piagnona. Tenteremo nella Finanziaria 2010 di inserire risorse adeguate per rifondere i danni della morìa di cozze di questi mesi, ma dobbiamo essere consapevoli che il futuro si chiama sistema assicurativo e che quello degli indennizzi ha inesorabilmente fallito". È il messaggio che l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, che l’ 11 settembre ha voluto dare a Olbia intervenendo all´incontro al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti degli enti locali, dell’autorità portuale, delle associazioni di categoria e della Asl, i parlamentari Sanciu e Rizzi, i commissari delle Agenzie agricole, i consiglieri regionali Gianfranco Bardanzellu e Renato Lai, Nicola Sechi dell’università di Sassari e componente del Comitato consultivo regionale della pesca. I partecipanti hanno dato atto all’assessore di essersi mosso tempestivamente per attivare le procedure di rilevamento dei danni agli allevamenti. Durante il dibattito sono emersi i problemi del comparto, ma anche i passi in avanti sul fronte della qualità del prodotto, della certificazione e del percorso di riconoscimento della cozza Igp di Olbia. "Sappiamo che le criticità, come la elevata temperatura del golfo delle scorse settimane, sono cicliche - ha spiegato l’assessore Prato - ma non per questo non dobbiamo cercare di governarle. Parliamo di un distretto peculiare, che produce ricchezza ed economia trainante, non certo "trainata". E per questo ci piace molto. Detto ciò, siamo già al lavoro con le Agenzie Agris, Laore e Argea per rilevare i danni delle ultime morìe e il passo successivo e immediato, se ci saranno le condizioni, sarà la declaratoria di calamità naturale. Ma non bisogna farsi troppe illusioni: il Fondo di solidarietà nazionale è ormai a secco, e anche se non lo fosse i tempi di erogazione delle risorse sarebbero mediamente di 3 anni e mezzo, mentre la percentuale di indennizzo non sarebbe superiore all’8 per cento. Una vera e propria elemosina che non certo risolleverebbe un’azienda. Ecco perché, così come previsto dagli orientamenti comunitari e nazionali, dal 2010 sarà necessario assicurare la produzione, per avere tempi e percentuali certi di indennizzo. Un vantaggio sarà dato dal fatto che il costo della polizza sarà per la maggior parte a carico pubblico, tra il 50 e il 65 per cento". Al centro della discussione anche il tema della prevenzione e della ricerca. «Oggi più che mai serve mettere a punto un piano di emergenza e salvaguardia, anche nell’ottica di aumentare la produzione e occorrono piani di controllo sui quali interagiscano e dialoghino maggiormente Asl e Università", ha detto poi Prato. A conclusione dell’incontro, il commissario di Agrs Antonello Usai ha proposto l’istituzione immediata di un tavolo permanente per approfondire i temi della ricerca nel comparto della mitilicoltura, mentre quello di Argea, Gianni Ibba, ha fatto il punto sugli indennizzi nel settore della pesca e ha annunciato la prossima apertura in città di uno sportello territoriale dell’agenzia. .  
   
 

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