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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Settembre 2009
 
   
  L’OLIVETO DI TORBOLE

 
   
 
Fino al 20 settembre il forte superiore di Nago ospita la mostra itinerante “Olivi a confronto” (ore 15 – 21, ingresso libero), promossa da Villino Campi - Appa Provincia autonoma di Trento, Rete trentina di educazione ambientale, in collaborazione con i Comuni di Nago-torbole, Arco e Riva del Garda, nonché numerosi soggetti ed enti del territorio. Sempre fino a quella data, presso Villino Campi sul lungolago di Riva del Garda è aperta una mostra curata dagli Amici dell’Arte e dedicata all’olivo. Nei mesi di novembre e dicembre “Olivi a confronto” sarà presso il Frantoio Agraria di Riva del Garda. L’interesse e il fascino dell’oliveto collocato nella fascia lago del golfo di Torbole, accanto alle notevoli valenze paesaggistiche e storiche, ha un ulteriore aspetto, rappresentato dalla presenza del tipico sistema di coltura a gradoni, costruiti con muri a secco in pietra del luogo. Si tratta di un tipo di coltura olivicola peculiare, basato su una straordinaria sintesi di ingegneria “popolare” e di simbiosi con l’ambiente. Questa prassi esecutiva, conosciuta fin dal Medioevo, è adottata nelle colture agricole delle zone collinari del Veneto e della Toscana ed è oggetto di approfondite ricerche; inoltre l’oliveto che da Torbole, attraverso la valletta di Santa Lucia, sale fino a Nago ha una peculiarità costruttiva unica, rappresentata una serie di piccoli archi in pietra, realizzati anche questi con la tecnica dell’opera a “secco”, di cui non si conoscono altri esempi in zona. L’oliveto, infine, ha una funzione idrogeologica fondamentale: esso costituisce il fronte terminale del conoide di deiezione, formato da roccia calcarea, della valletta di Santa Lucia. La sezione di “Olivi a confronto” allestita nel forte austro-ungarico di Nago, mostra le peculiarità di queste strutture centenarie, oltre ad esplorare i diversi mondi dell’olivo, spaziando a 360° sulla produzione dell’olio e mettendo a confronti piani differenti e realtà diverse sia dal punto di vista geografico e culturale, sia storico e mitologico. Approfonditi gli studi sulle antiche coltivazioni gardesane, che testimoniano la biodiversità delle piante coltivate e la ricchezza dell’oliveto locale, fonte di reddito importante, in passato, per le popolazioni dell’Alto Garda. A Villino Campi, fino al 20 settembre, vi è, invece, la mostra allestita dal gruppo “Amici dell’Arte” di Riva del Garda, articolata in una trentina di opere, che spaziano dai quadri ad olio ed acquerello sul tema, alle sculture in legno d’olivo figurative.
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