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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Settembre 2009
 
   
  CIA BASILICATA: AL RISTORANTE ARRIVA IL PIATTO “CERTIFICATO BIO”

 
   
  Al ristorante si potrà presto chiedere il piatto “bio” con tanto di carta d’identità che garantisce qualità, salubrità, tipicità e forte legame con il territorio. Un piatto che è frutto del passaggio diretto tra agricoltore biologico e ristoratore. Un vero esempio di filiera corta che, oltre a garantire freschezza e “made in Lucania”, consente una spesa accessibile a tutte le tasche perchè vengono eliminati tanti passaggi e i loro onerosi costi. Nasce così il progetto “Il Bio nel piatto: il biologico nel circuito breve produzione-ristorazione”, presentato al Sana di Bologna (Il Salone del Naturale) dalla Cia-confederazione italiana agricoltori. Progetto che già si sta realizzando, in via sperimentale, in alcune regioni con la collaborazione della Confesercenti e dell’Istituto Mediterraneo di Certificazione (Imc) e che sarà presentato domenica 20 settembre a Cancellara (Azienda Agricola “Bioagrisalute”) in occasione della Giornata Nazionale del Biologico promossa da Anabio, l’associazione di categoria dei produttori biologici della Cia. L’agricoltore – sottolinea il presidente di Turismo Verde-cia, Paolo Carbone - coltiva in qualità, il “ristoratore-cuoco” acquista e trasforma a regola d’arte e tutti i processi vengono minuziosamente analizzati e certificati, per portare in tavola una pietanza che ha una carta d’identità certa. Quindi, generalità nel dettaglio e segni particolari. Il massimo della garanzia, dunque, per chi produce e soprattutto per chi consuma. Questo significativo progetto –aggiunge Carbone - è finalizzato a ridurre i vari passaggi di filiera, rendendo sempre più diretto il rapporto tra agricoltore e ristoratore. Non solo, quindi, risparmio, ma anche valorizzazione delle produzioni agricole di qualità. Così dalla terra alla tavola i prodotti, come quelli biologici, hanno la loro migliore consacrazione. Il ristorante dove si possono trovare questi “piatti certificati” saranno riconoscibili dal marchio “Conosci il tuo pasto”. Simbolo: un galletto nero su sfondo giallo-rosso. La sua esposizione rappresenta per i consumatori una sorta di tutela. Viene assicurato, infatti, un piatto confezionato con produzioni biologiche di qualità. Un progetto che ha come obiettivo prioritario quello di rendere più stretti i rapporti tra la produzione e la commercializzazione degli agroalimentari, specialmente in un momento contraddistinto da tensioni ed equilibri sui prezzi. Una collaborazione che è in grado di valorizzare i circuiti brevi di commercializzazione delle produzioni agricole di qualità biologiche che, a differenza dei prodotti agricoli tradizionali non conoscono la crisi nei consumi, visto che le vendite, nel primo semestre 2009, registrano un andamento assai soddisfacente. Un progetto, in sostanza, che premia anche la ristorazione di qualità italiana che utilizza alimenti “made in Italy” certificati provenienti direttamente da colture biologiche tipiche e locali, attraverso le quali si esalta il valore della dieta mediterranea e della tradizione enogastronomica del nostro Paese. .  
   
 

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