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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Settembre 2009 |
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CE LA POSSO FARE!: I RISULTATI DEI PROGETTI REGIONALI PIEMONTESI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA
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Torino, 14 settembre 2009 - Contrastare il fenomeno della dispersione scolastica è possibile. Lo hanno dimostrato i progetti messi in campo da Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale, che hanno consentito di intercettare e recuperare agli studi circa la metà degli studenti piemontesi pluri-ripetenti a rischio di abbandono e che saranno riproposti anche nell’anno scolastico 2009-2010. Il bilancio delle iniziative realizzate è stato tracciato il 10 settembre, a Torino, presso il Centro Congressi della Regione Piemonte, nell’ambito del convegno “Ce la posso fare!”, organizzato dall’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione Professionale e dall’Ufficio Scolastico Regionale, che ha registrato una grande partecipazione: oltre 200 presenze, in prevalenza operatori della scuola, delle agenzie formative, enti locali e servizi educativi. L’obiettivo era quello di condividere i risultati ottenuti nell’ambito di una sperimentazione di contrasto alla dispersione avviata, nell’anno 2008-09, con 27 progetti approvati e finanziati su tutto il territorio regionale, che hanno coinvolto 620 allievi, 130 scuole e una quarantina di Agenzie Formative. Insieme alla presentazione dei dati rilevati dal monitoraggio dei progetti, curato dall’agenzia formativa C. I. O. F. S F. P Piemonte con la collaborazione dell’ U. S. R. , sono stati esaminati gli strumenti finalizzati alla rimotivazione e al recupero nelle azioni di prevenzione e cura dell’insuccesso formativo, attraverso un confronto tra le esperienze più qualificate. Fra queste il progetto “Provaci ancora Sam” del Comune di Torino, che ha costituito il punto di partenza e il supporto metodologico per i laboratori. Sono intervenuti Bruna Trucchi, D. S dell’I. C Turoldo, da sempre impegnata sul fronte della lotta alla dispersione, Alessandro Scanalino, coordinatore del progetto per l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, Barbara Rivoira per i servizi educativi della Città di Torino e Silvana Rasello direttrice Ciofs- F. P. Piemonte in rappresentanza delle Agenzie Formative. Particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Marica Iorio dell’Associazione Maestri di Strada di Napoli, che ha raccontato l’esperienza di “frontiera” vissuta nelle scuole di Napoli, illustrando la metodologia adottata nell’incontro quotidiano con ragazzi e ragazze molto distanti dal classico contesto scuola. Nel corso del dibattito è emerso come problema trasversale quello del reperimento delle risorse, ma anche la necessità di rendere trasferibile il modello proposto. Un modello di rete, che si basa sulla cooperazione tra soggetti pubblici e privati e che ha come punto di forza quello di creare alleanze educative sul territorio. “Da questo convegno scaturisce una risposta netta e precisa alle recenti dichiarazioni del Ministro Gelmini, che vede nello strumento della bocciatura un mezzo utile a ripristinare un’idea di meritocrazia all’interno del percorso educativo – ha affermato l’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, aprendo i lavori – io ritengo invece, da educatore e da rappresentante di un’istituzione che si occupa di scuola, cha la questione importante sia quella di comprendere a quale percorso umano e lavorativo siano destinati i ragazzi che hanno vissuto un insuccesso scolastico. La Regione Piemonte, conta circa 1. 300 ragazzi pluri-ripetenti e quindi in ritardo rispetto al normale percorso scolastico, nella scuola secondaria di primo grado. I progetti contro la dispersione scolastica, attivati grazie ad azioni svolte di concerto tra la Regione Piemonte, l’Ufficio Scolastico Regionale e le organizzazioni sindacali hanno permesso di coinvolgere 613 di questi ragazzi e ragazze in attività di sostegno finalizzate appunto al recupero di questo insuccesso”. . |
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