Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 15 Settembre 2009
 
   
  SANITÀ IN SARDEGNA, CAPPELLACCI: "LA CLASSE POLITICA È CHIAMATA A FARE SCELTE. CON RESPONSABILITÀ"

 
   
   Cagliari, 15 Settembre 2009 - "Quest’oggi, alla luce di alcuni commenti sul futuro della Sanità sarda, sento forte la necessità di rivolgermi direttamente ai Sardi. Nei toni e nell’ispirazione generale di certe parole lette negli articoli dei quotidiani, o sentite nei servizi alla televisione, ho percepito un’interpretazione dei recenti avvenimenti politici, legati alla Sanità isolana, che non rende giustizia né alla realtà vera dei fatti né all’impostazione politica assunta e condivisa dalla Coalizione di Centrodestra e Sardista, oggi alla guida della Regione. Parole quali "lottizzazione", "spartizione", "mappa del potere", in queste ore leit-motiv delle opposizioni a commento della notizia della ridefinizione dei vertici del sistema sanitario regionale, provocano in me, e ne sono in certo in tanti altri Sardi, un sentimento di meraviglia. La riflessione è ampia, e prende spunto da un male tutto italiano: l’ipocrisia. Nel nostro specifico caso, l’ipocrisia politica dei gruppi di Centrosinistra, oggi minoranza, sta tutta nel non voler riconoscere ai partiti vincitori di una competizione democratica, quali sono le consultazioni elettorali, il diritto/dovere di effettuare delle scelte. Desidero sottolineare con forza questo “diritto/dovere”, poiché ne sono fermamente convinto: una classe dirigente è lungimirante e responsabile se ha la capacità di governare dando il proprio indirizzo all’azione amministrativa. In questi ultimi giorni, tra i partiti di maggioranza, c’è stato un dialogo e un confronto sereno per individuare il nuovo corso della sanità sarda. Su questo metodo c’è la mia massima condivisione e partecipazione. Come Presidente della Regione sarò lieto di accettare i suggerimenti che mi giungeranno dalla mia Coalizione. E questo non perché saranno frutto di equilibri o interpretazioni del manuale Cencelli. Tutt’altro. Bensì perché si tratterà di indicazioni di alto profilo. Di più. Come Presidente della Regione ho dialogato con i partiti, ai quali ho chiesto un contributo sulle professionalità dettando criteri ben precisi. Non deve spaventare il possesso di una tessera, segno di appartenenza, ma semmai bisogna rifuggire dallo scarso valore professionale. E se le forze politiche, come sono certo, sapranno cogliere questa impostazione allora i nomi, di alto profilo, saranno condivisi in seno alla Coalzione di governo. Proviamo a pensare alla realtà per una volta mettendola con i piedi per terra e la testa in alto: sui nomi dei prossimi dirigenti delle otto Asl, dell’ospedale Brotzu e delle due aziende miste di Cagliari e Sassari si gioca la credibilità della nostra azione di governo; solo stoltamente o maliziosamente si può pensare che tutto ciò sarà messo a rischio e in dubbio avallando nomi inadeguati al ruolo. I mandati, che la Giunta delibererà, riguarderanno professionisti capaci e competenti: al centro della Sanità c’è prima di tutto l’individuo. Questo è l’unico calcolo. Chi si affanna a voler lanciare altri messaggi, e mi riferisco alle opposizioni, sappia che la Giunta Cappellacci preferisce sempre il governo del buon senso a quello dell’ipocrisia. Che ci siamo lasciati mesi fa alle spalle. Siamo qui per guardare avanti. Per costruire il nostro futuro. Allora, desidero raccontare cos’è per me la Sanità. È anzitutto una cosa nuova. Una cosa diversa dai Piani e dai numeri. La sanità, qui come in ogni altra parte del nostro mondo, ha a che fare con le persone, gli individui, ciascuno di noi con la propria vita, con le proprie paure per la sofferenza e il dolore, con la propria difficoltà ad affidarsi a qualcun altro che decida della sua vita. La sanità non è un´azienda i cui costi sono legati ai numeri di pezzi lavorati, agli scarti di produzione, alle giacenze di magazzino, al marketing o alle quotazioni di borsa. La sanità è prima di tutto una speranza, un sogno che dobbiamo realizzare per sentirci sicuri. Ci hanno abituato a pensare ad una sanità fatta di costi da ridurre, di inefficienze da sanare, di profitti da incrementare. Questo viene dopo. Dopo che abbiamo dato nuovamente certezza che al medico è riconosciuto un ruolo centrale, il ruolo di colui che porta una speranza. Dopo che abbiamo dato al malato la certezza di essere ascoltato e accolto, curato con il meglio che abbiamo e che continueremo a ricercare, nei tempi che solo chi soffre sa misurare, nei luoghi in cui la persona rimane al centro e non diventa un oggetto in deposito. La Sanità non è solo un viaggio della speranza, è la speranza in ogni casa. " Ugo Cappellacci Presidente della Regione Autonoma della Sardegna .  
   
 

<<BACK