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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Settembre 2009
 
   
  CALABRIA, PIANO DEI SERVIZI SOCIALI: INCONTRO CON I COMUNI CAPOFILA DEI PIANI DI ZONA

 
   
  Reggio Calabria, 16 settembre 2009 - “Con l´incontro di oggi con i Comuni capofila dei piani di zona del Piano dei servizi sociali, alla presenza di tutto il partenariato economico e sociale della Calabria è partita da Lamezia la nuova fase della gestione dei servizi sociali in Calabria”. E’ quanto ha affermato - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - l’assessore alle Politiche Sociali Mario Maiolo che, dopo, l’approvazione in agosto da parte del Consiglio regionale del Piano degli interventi e dei servizi sociali, ha partecipato a un incontro, che si è tenuto al Centro Agrolimentare di Lamezia, fra i rappresentanti del dipartimento Politiche sociali e i sindaci dei Comuni capofila dei distretti socio-sanitari, per parlare del processo di riforma in atto nel settore: un altro momento cruciale per l’applicazione di una riforma voluta dall’assessore Maiolo e dalla Giunta regionale. Una riforma ambiziosa ma realizzabile, rigorosa e proprio per questo necessaria, anzi indispensabile. “L’obiettivo, infatti, è quello di realizzare un nuovo sistema sociale – ha detto l’assessore Maiolo – che non faccia riferimento esclusivamente a parametri economici e non si basi soltanto su logiche assistenziali. Un nuovo sistema sociale che promuova innanzitutto l´inclusione sociale”. Costruttori di benessere. Il ruolo del sistema dei servizi sociali in Calabria racchiuso in un concetto semplice ed efficace. Un´aspirazione che oggi è più vicina, un obiettivo che non è più un miraggio e oggi compie un passo decisivo verso la realizzazione concreta. Il Piano sociale si propone di ridisegnare e potenziare il Centro regionale per l´economia sociale (Cres), attraendo nuove risorse (sia dal settore pubblico che dal privato) e prestando maggiore attenzione al monitoraggio dei bisogni con una conseguente migliore risposta nel rintracciare le soluzioni più adeguate. Fare fronte alla scarsità di informazioni sui servizi forniti attraverso la creazione di un Sistema informativo dei servizi sociali (Siss) che fornisca una conoscenza completa dei bisogni sociali, dati utili alla programmazione, gestione e valutazione delle politiche sociali e monitori l´erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Sostenere un profondo processo di riorganizzazione del sistema delle Ipab (le istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza), supportando queste istituzioni lungo il percorso di trasformazione (promuovendone anche la razionalizzazione) e valorizzando l´apporto delle Ipab (sono 33 quelle attive presenti su tutto il territorio regionale) al sistema sociale, integrandole all´interno della rete degli interventi e dei servizi. Secondo l’assessore Maiolo il Piano gioverà non soltanto alle persone che usufruiranno dei servizi, ma anche più in generale all´economia della Regione, perché rappresenta una risposta anticiclica alla crisi che darà impulso all´economia. “Aver costruito sul Piano dei servizi sociali - ha aggiunto Maiolo - una legge sulla cooperazione sociale significa dare sostegno a quel sistema economico che presiede allo svolgimento di gran parte dei servizi sociali che rappresentano” La riforma pone un´attenzione particolare su quattro soggetti che costituiscono allo stesso tempo i destinatari e i vettori dei cambiamenti previsti dal Piano Sociale. La famiglia, ad esempio, deve essere favorita nella sua formazione, ma anche sostenuta quando deve sostenere particolari carichi assistenziali e ancora “spronata” a gestire le responsabilità familiari e genitoriali. I giovani devono essere difesi con una maggiore tutela dei minori, ma anche responsabilizzati migliorando la fase di transizione all´età adulta e lavorativa. Per quanto riguarda gli anziani e i disabili (che sono poi i maggiori fruitori dei servizi assistenziali) il Piano prevede che siano sostenuti e “confortati” con misure che ne favoriscano la salute, ma anche la serenità emotiva, ovvero con la domiciliazione e il sostegno economico e logistico alle famiglie nell´attività di assistenza. Infine il Segretariato sociale che offrirà al cittadino una porta unica di accesso ai servizi erogati. .  
   
 

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