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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
 
   
  RAFFORZARE L´IMMAGINE DELL´ACQUACOLTURA

 
   
  Un nuovo progetto finanziato dall´Ue aiuterà le aziende di allevamento ittico europee a produrre pesce più gustoso, nonché a diventare più competitive sul mercato mondiale. Sfruttamento eccessivo significa che molti degli stock di pesce del mondo si stanno esaurendo, proprio in un momento in cui il consumo di questo prodotto registra una crescita a livello mondiale. L´acquacoltura offre un´alternativa alle catture di pesce da stock non di allevamento. La questione, tuttavia, pone alcuni interrogativi riguardo agli impatti ambientali degli allevamenti e a quanto siano sani e gustosi i pesci di allevamento. Il progetto Sustainaqua, che gode di un finanziamento a titolo del 6Pq di ben 2,5 Mio Eur, è teso ad affrontare questi problemi per il settore dell´allevamento di pesci di acqua dolce. «Il progetto si propone di dimostrare in quale modo gli allevatori europei possono produrre pesce con meno costi e, al contempo, migliorare la loro immagine impiegando metodi di produzione più rispettosi dell´ambiente», ha affermato Ina Küddelsmann, project manager presso il Technologie-transfer-zentrum (ttz) di Bremerhaven (Germania). Il piano formulato dai 24 partner di progetto si prefigge di rafforzare la competitività del settore focalizzandosi sull´allevamento di nuovi e diversi tipi di pesce, sull´immissione sul mercato di sottoprodotti e sull´ottimizzazione tecnica delle strutture. Gli studi di casi condotti in Polonia, Ungheria, Danimarca, Paesi Bassi e Svizzera forniranno ai ricercatori un campione rappresentativo dei sistemi di acquacoltura in Europa per trota, carpa, pescegatto, anguilla e tilapia. Un elemento centrale comune a tutti e cinque gli studi riguarderà un efficace apporto di nutrienti ai pesci; troppo spesso i nutrienti si accumulano nelle gabbie sotto forma di prodotti di scarto, contribuendo all´inquinamento del fiume o del lago in prossimità del quale è situato l´allevamento ittico. I ricercatori si propongono di esplorare la possibilità di convertire questo prodotto di scarto in biomassa, che potrebbe essere commercializzata a fini di impiego in altri settori. Il progetto affronta anche la questione del gusto del prodotto finale, fortemente influenzato dal tipo di alimenti somministrati ai pesci e dalle condizioni in cui questi ultimi vivono. «È nostra intenzione dimostrare che esiste un legame diretto tra sapore, elevato livello qualitativo, e condizioni di allevamento sostenibili», ha spiegato Werner Mlodzianowski, direttore del ttz-Bremerhaven. Infine, i partner del progetto elaboreranno materiali di formazione per aiutare il settore dell´acquacoltura ad applicare i risultati del progetto e, da ultimo, a diventare più competitivo. .  
   
 

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