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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
 
   
  FORUM PER IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA: INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DEL CONSIGLIO D’EUROPA SULLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E SUL RUOLO DEI PARTITI POLITICI

 
   
  Mosca, 19 ottobre 2006 - “Possiamo ancora parlare di una reale libertà di espressione laddove i giornalisti sono ridotti al silenzio attraverso l’intimidazione, sono rapiti o uccisi in strada?” Questa la frase di apertura del discorso pronunciato da Terry Davis in occasione dell’apertura del Forum di Mosca, facente riferimento all’assassinio di Anna Politkovskaya. Il Segretario Generale ha aggiunto poi che questa è la domanda essenziale che deve essere posta, indipendentemente dall’identità della persona responsabile del crimine. Il Segretario Generale ha tenuto un discorso in occasione della sessione di apertura del Forum, insieme a Boris Gryzlov, presidente della Duma, Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo e attuale presidente del Comitato dei Ministri e René van der Linden, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il Forum per il futuro della democrazia è un’iniziativa promossa dai Capi di stato del Consiglio d’Europa, nel 2005. Questo secondo incontro annuale vede la partecipazione di politici, attivisti politici, ricercatori e dei rappresentanti della società civile ed è consacrato al ruolo di partiti politici. Il discorso di apertura del Segretario Generale ha presentato cinque motivi principali per la diminuzione dell’interesse nei partiti politici in Europa: il declino dell’ideologia e l’aumento del consenso, percepito come assenza di una valida alternativa; una convinzione diffusa, anche se largamente ingiusta, che i politici rivestano il loro ruolo soltanto per trarne benefici personali; l’indebolimento dei legami con il partito tradizionale, basato su gruppi con interessi chiari e ben definiti, come i coltivatori e gli operai; l’utilizzo, sempre più vasto, di sondaggi di opinione per la creazione di consenso, anziché di una politica che faccia leva sulle convinzioni e sui valori e, infine, l’impatto mediatico della televisione che ha aumentato l’importanza della visibilità e dell’immagine a scapito delle convinzioni e delle linee politiche. .  
   
 

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