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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Settembre 2009
 
   
  IL CONSORZIO VINO CHIANTI A CHEESE

 
   
  Dal 18 al 21 settembre 2009 il Consorzio Vino Chianti sarà presente ad uno degli eventi enogastronomici più conosciuti nel mondo dell’alimentazione: Cheese, la kermesse internazionale del settore caseario che si tiene a Brà, vetrina dei migliori formaggi del mondo . Se oltre 150 mila persone sono attese per degustare le specialità casearie, il vino resta uno degli elementi importanti della manifestazione, a cominciare dall’Enoteca con le sue 1500 etichette: una selezione, promossa da Slow Food per valorizzare i produttori che dedicano attenzione e impegno nell’interpretazione della qualità abbinata al rispetto delle specificità territoriali. All’interno dell’Enoteca uno spazio particolare sarà riservato al Chianti, rappresentato nelle sue tipologie da circa 40 aziende e fattorie delle varie zone di produzione, elencate in una specifica wine-list realizzata da Slowfood. Viene così riconosciuta la lungimiranza dei fondatori del Consorzio Vino Chianti, costituito nel 1927 ad opera di un gruppo di viticoltori delle province di Firenze, Siena, Arezzo e Pistoia, ed allargato poi a tutta la zona di produzione, fino a contare oggi più di duemilacinquecento produttori, con più di 10. 500 ettari di vigneto per oltre 600. 000 ettolitri di Chianti delle varie zone e tipologie. Territorio e consumatore sono tutelati dal Consorzio che, per la sua rappresentatività e per la sua tradizione operativa, ha ottenuto l’incarico di vigilanza sul Chianti da parte del Ministero dell’Agricoltura. I suoi controlli riguardano l’intero ciclo di produzione – dalla qualità delle uve alla vinificazione, dalla verifica delle caratteristiche chimiche, fisiche e organolettiche all’imbottigliamento – e la fedeltà ai criteri imposti nel 1967 dalla Doc e dalla Docg, riconosciuta nel 1984 e aggiornata, per ultimo, con decreto del 19 giugno 2009. La ricchezza e dunque la complessità offerte da un territorio unico al mondo hanno determinato la creazione della D. O. C. “Colli dell’Etruria Centrale”, posta in affiancamento alla D. O. C. G. Chianti per consentire - nella stessa zona - la produzione di vini di qualità diversi dal Chianti, prevedendo oltre alla tipologia rosso, il bianco, il rosato, il novello e il Vin Santo. Il riconoscimento della D. O. C. “Vin Santo del Chianti”, con la possibilità di usare le varie sottozone, segna un’importante tappa per la valorizzazione di questo prodotto . La Denominazione “Chianti” può essere integrata con le specificazioni Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Rufina e Montespertoli, corrispondenti, le prime, alle sottozone geografiche, contemplate dalla prima delimitazione del territorio, stabilita con D. M. 31 luglio 1932, mentre l’ultima, Montespertoli, è stata riconosciuta con Decreto 8 settembre 1997. In tali zone specifiche, sono previste per il vino modalità produttive più restrittive e requisiti particolari. Interessante notare il recupero della tipologia “Superiore”, con più alte caratteristiche e che riguarda potenzialmente tutta la zona dei vini Chianti .  
   
 

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