Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Settembre 2009
 
   
  LOMBARDIA. 27 MIL. A PRECARI SCUOLA E VOUCHER FAMILIARI-1 PROPOSTE DI FORMIGONI, SI´ DA SINDACATI E SOGGETTI DATORIALI CONTRATTAZIONE DECENTRATA, VIA LIBERA A STUDIARE LE MODALITA´

 
   
  Milano, 17 settembre 2009 - Applicazione a livello regionale del quoziente familiare per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali; piena attuazione dell´accordo Formigoni-gelmini dell´8 settembre per il sussidio di disoccupazione ai precari della scuola; avvio dell´approfondimento sulla Dote impresa e sulla contrattazione decentrata, aziendale e/o territoriale. Sono le tre proposte lanciate dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dal vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, alla riunione odierna del Patto per lo sviluppo e condivise dai soggetti datoriali e sindacali che ne fanno parte. "Mettiamo in campo - ha spiegato Formigoni - 27 milioni di risorse regionali per iniziative innovative, giuste e adeguate ai gravi bisogni della situazione attuale, che la Regione si assume a sostegno del lavoro e del welfare ben oltre il confine delle sue competenze". Quoziente Familiare - In Lombardia il lavoratore in cassa integrazione riceve una integrazione al reddito, ma contestualmente ha l´opportunità di compiere percorsi formativi che permettano una sua riqualificazione. "Il passaggio ulteriore da compiere - hanno proposto Formigoni e Rossoni - è che l´integrazione al reddito tenga conto dell´effettivo stato di necessità del lavoratore e della sua famiglia, come avviene già oggi per la dote buono scuola: diversa è la famiglia monoreddito da quella nella quale sono presenti più entrate, quella con figli da quella senza figli, quella con la presenza di anziani o portatori di handicap da quella che non deve affrontare queste criticità". La proposta, condivisa, è quella di erogare un voucher che consenta l´acquisizione di servizi specifici ai percettori della Dote lavoro e della Dote ammortizzatori sociali, che consentano di conciliare le politiche attive con la necessità di cura familiare. L´ipotesi riguarderebbe famiglie con almeno due figli a carico, o monoparentali con almeno un figlio, o con entrambi i coniugi in cassa integrazione. Il voucher dovrebbe riguardare servizi di conciliazione come asili nido, accompagnamento dei figli a scuola, dopo scuola, servizi medici, sportivi, fino a 250 euro al mese. In aggiunta potranno essere erogati dei buoni pasto sostitutivi del servizio mensa del valore di 5,29 euro per 20 giorni al mese. L´integrazione al trattamento di sostegno al reddito standard assicurata attraversi i voucher ed i buoni pasto ammonterebbe dunque mensilmente a 350 euro per 10 mesi. La dotazione complessiva della misura ammonta a 12 milioni di euro. Accordo Precari Della Scuola - Si tratta del sussidio di disoccupazione per docenti e personale Ata precari che hanno lavorato nelle scuole della Lombardia nell´anno scolastico 2008/2009 per supplenze annuali con contratto a tempo determinato e che non hanno visto riconfermato il proprio incarico nell´anno 2009/2010. Per i destinatari di questo accordo viene prevista una integrazione del contributo di disoccupazione (pari al 60% della retribuzione per i primi 6 mesi e 50% per gli ulteriori due mesi) fino al raggiungimento del 100% dello stipendio, ed un loro impiego nelle scuole e nei Cfp (Centri di formazione professionale) accreditati per progetti che possano arricchire l´offerta formativa, per attività di orientamento, accompagnamento, recupero e reinserimento degli studenti a rischio di dispersione, inserimento e accompagnamento dei disabili, inserimento e integrazione degli studenti stranieri, valorizzazione e diffusione delle diverse forme di alternanza scuola-lavoro. Nel 2010/11 è previsto il rientro nel sistema grazie al turn over. Il personale impegnato nel progetto maturerà pieno punteggio nella graduatoria, come se svolgesse la supplenza annuale. Le risorse stanziate da Regione Lombardia ammontano a 15 milioni di euro. Contrattazione Decentrata - Formigoni su questo punto ha subito sgombrato il campo dal possibile equivoco delle gabbie salariali ("una risposta vecchia, parziale e oggi improponibile"). Il percorso che ha invitato ad approfondire concerne la possibilità di sviluppare forme di contrattazione decentrata a livello territoriale e/o aziendale, "ovviamente - ha chiarito - nel rispetto della contrattazione collettiva nazionale", la cui titolarità, ha assicurato Rossoni, sarebbe certamente delle parti sociali. "Sono convinto che questo lavoro di confronto e di approfondimento - ha detto Formigoni - potrà contribuire in modo importante alla nascita di quella che ho chiamato Dote Impresa, uno strumento nuovo che semplifichi e sburocratizzi le diverse risorse comunitarie, nazionali e regionali e camerali, premiando le realtà più innovative, flessibili e competitive ed introducendo criteri di premialità in funzione della produttività e del merito". Al termine dei lavori del Patto per lo Sviluppo è stato approvato un documento che riassume le posizioni condivise e gli impegni assunti. Eccolo. "Il sistema economico italiano ha dato prova di saper reagire in modo efficace alla crisi economica anche grazie ad un sistema sociale e a un assetto del sistema del welfare che si è mostrato adeguato alle sfide e alle difficoltà a cui era chiamato a rispondere. In tale contesto Regione Lombardia ha contribuito con la propria spinta propulsiva all´evoluzione del sistema degli ammortizzatori sociali verso un passaggio dal Welfare della necessità al Welfare della opportunità, centrato sulla volontà della persona di essere e rimanere attiva nella società, offrendo alle persone risposte integrate per mettere a frutto la propria esperienza e competenza. Il grande accordo Stato Regioni sugli ammortizzatori sociali è stato un esempio positivo in questo senso: il lavoratore in cassa integrazione riceve un´integrazione al reddito, un´indennità di partecipazione per compiere percorsi formativi e di riqualificazione. In questo modo la persona non resta inattiva, ma investe nella propria crescita professionale per rientrare con più efficacia nel mondo del lavoro. Anche l´accordo siglato il 7 settembre tra Regione Lombardia e Ministero dell´Istruzione è un esempio virtuoso di questo nuovo welfare. Grazie al cofinanziamento di 15 milioni di euro di Regione Lombardia, si offre un´integrazione al sussidio di disoccupazione ai lavoratori precari della scuola, iscritti nelle graduatorie permanenti, senza contratto nell´anno scolastico 2009/10, per continuare ad apportare la loro professionalità all´interno della scuola e del sistema della formazione, attraverso progetti di miglioramento dell´offerta formativa: azioni di lotta alla dispersione, recupero e approfondimento degli apprendimenti, attività di orientamento, supporto per l´inserimento di studenti stranieri e di ragazzi con disabilità, e le altre attività di miglioramento che le scuole proporranno. In tal modo non solo si porta fino al 100% il reddito dei docenti precari in attesa che vengano riassorbiti dal sistema dell´istruzione nel prossimo anno scolastico, ma si utilizzano queste energie per migliorare la qualità del sistema educativo regionale. Si condivide l´opportunità di dare avvio agli approfondimenti volti a verificare la possibilità di estendere questa opportunità a tutti i lavoratori della scuola che hanno avuto incarichi annuali o fino al termine delle lezioni nell´anno scolastico 2008/09. L´attuazione e il monitoraggio territoriale dell´accordo saranno affidati ad una cabina di regia regionale, con la partecipazione della Regione, dell´Ufficio Scolastico Regionale e delle parti sociali, anche con l´obiettivo di evitare che i passaggi amministrativi possano ritardare l´effettiva messa a disposizione delle risorse ai beneficiari. Il passaggio ulteriore da compiere per il welfare è che l´integrazione al reddito tenga conto dell´effettivo stato di necessità del lavoratore e della sua famiglia, come avviene già oggi per la dote buono scuola: diversa è la famiglia monoreddito da quella nella quale sono presenti più entrate, quella con figli da quella senza figli, quella con la presenza di anziani o portatori di handicap da quella che non deve affrontare queste criticità. Il sistema di welfare deve quindi aprirsi al quoziente familiare, perché diventi un principio imprescindibile nel sistema generale degli ammortizzatori sociali. Una prima sperimentazione in questa direzione in Regione Lombardia si potrà avviare con l´introduzione di voucher per l´acquisizione di servizi finalizzati a conciliare la fruizione delle politiche attive e le necessità di cura familiare. Grazie ad uno stanziamento di Regione Lombardia, i percettori di Dote Lavoro e Dote ammortizzatori sociali, in relazione al numero di figli e alla situazione economica e familiare, riceveranno per 10 mesi un buono mensile del valore di 350 euro, per l´acquisto di servizi per la prima infanzia, lavori domestici, servizi di assistenza domiciliare per anziani o persone non autosufficienti. Si condivide, infine, l´opportunità di avviare un confronto per valutare insieme, in un quadro di forme di contrattazione decentrata aziendale o territoriale, di competenza delle parti sociali, l´introduzione di forme sperimentali ed innovative di sostegno in grado di premiare la produttività ed il merito. Sono queste le premesse perché Regione Lombardia apra un confronto con il Governo e le altre regioni, per introdurre nuove forme di welfare che valorizzino il protagonismo delle persone e rendano più competitive le imprese. Su questi temi i componenti del Patto condividono l´approccio adottato da Regione Lombardia e concordano sul percorso indicato". .  
   
 

<<BACK