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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Settembre 2009
 
   
  SWIFT: UN NUOVO ACCORDO UE/USA SARÀ NEGOZIATO IL PROSSIMO ANNO

 
   
  Strasburgo, 21 settembre 2009 - Sotto la pressione degli eurodeputati, il Consiglio dei Ministri Ue si è detto d´accordo a rinegoziare l´intesa con gli Usa sul trasferimento dei dati bancari il prossimo anno quando, con il trattato di Lisbona, il Parlamento potrebbe avere l´ultima parola su questo tipo di accordi. Nel frattempo, l´Aula ha adottato una risoluzione che illustra le linee guida per garantire che la privacy non sia minacciata con l´accordo in fase di negoziazione. In una risoluzione adottata oggi, i deputati, ribadiscono che i dati dovrebbero essere trasmessi alle autorità statunitensi ed elaborati "solamente ai fini della lotta contro il terrorismo" e che il trattamento e l´utilizzo di tali dati "non sia sproporzionato" rispetto a questo obiettivo. I deputati evocano inoltre la necessità di trovare "un giusto equilibrio tra misure di sicurezza e tutela delle libertà civili e dei diritti fondamentali". Ai cittadini e alle imprese dell´Ue dovrebbe essere garantito un livello equivalente di diritti di difesa, e dovrebbero essere istituiti "meccanismi di ricorso giurisdizionale" per prevenire gli abusi. Nel corso di numerosi dibattiti in seno alla commissione per le libertà civili, i deputati hanno espresso la loro preoccupazione quanto all´esclusione del Parlamento dai negoziati sull´accordo ad interim Ue/usa in merito al trasferimento dei dati bancari. Beatrice Ask, Ministro svedese della Giustizia ha annunciato ieri che il testo negoziati con gli Stati Uniti " non entrerà in vigore per più di 12 mesi". Il commissario Jacques Barrot ha quindi affermato che "una immediata rinegoziazione avrà luogo in base al Trattato di Lisbona", che darebbe l´ultima parola sul testo al Parlamento. I deputati hanno anche espresso preoccupazione riguardo alla base giuridica scelta per l´accordo previsto: in luglio, i ministri Ue hanno deciso all´unanimità di dare un mandato alla Commissione senza coinvolgere il Parlamento. Ciò, secondo la risoluzione, contrasta con il parere del Servizio giuridico del Consiglio secondo il quale la questione è di competenza della Comunità. Antefatti: La questione su Swift è salita per la prima alla ribalta nel 2006, quando i media hanno rivelato che l´amministrazione Usa aveva accesso ai dati detenuti dal network finanziario Swift con sede in Belgio riguardanti i cittadini europei, e a loro insaputa. A seguito delle pressioni del Parlamento europeo, erano state fornite garanzie riguardo alla privacy per garantire che i dati raccolti fossero usati unicamente a fini di anti-terrorismo. Nel luglio di quest´anno, sono stati pubblicati degli articoli sui media che parlavano di un nuovo era in corso di negoziato a seguito di un cambiamento nella struttura societaria di Swift, che stava instaurando in Svizzera un nuovo centro di raccolta dei dati europei .  
   
 

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