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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Settembre 2009
 
   
  L’OCSE HA INDICATO LA CALABRIA COME UNA DELLE TRE REGIONI CON LE MIGLIORI ESPERIENZE DI SVILUPPO RURALE

 
   
  Reggio Calabria, 21settembre 2009 - Anche l´Ocse promuove la programmazione calabrese. L´organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che persegue obiettivi di integrazione finanziaria fra i maggiori paesi occidentali, infatti, ha indicato la Calabria come una delle tre regioni con le migliori esperienze di sviluppo rurale, insieme al Veneto e all´Emilia Romagna. “La Calabria, anche se la meno sviluppata tra le Regioni italiane in termini di Pil, - si legge nel rapporto Ocse – dimostra una buona percezione della dimensione rurale nei suoi strumenti di programmazione, specialmente nel Programma Operativo Regionale Fesr”. Il rapporto dell´Ocse dedicato all´Italia è stato presentato a Roma lo scorso 11 settembre. Obiettivo dell´incontro, presentare i risultati dello studio condotto dall´organizzazione internazionale sulle problematiche e le potenzialità delle ruralità in Italia, illustrando in particolare l´analisi approfondita nelle tre regioni che appaiono come rappresentative della diversità del rurale italiano. Fra queste regioni, la Calabria appunto che “ha contribuito notevolmente al processo di rinnovamento rurale – dice il rapporto Ocse – con strumenti innovativi”. Particolarmente significativa, secondo l’organizzazione, è la capacità della Regione Calabria di attuare politiche di sviluppo dal basso: “La Calabria – si legge ancora a pagina 114 del rapporto – si distingue per essere la Regione italiana più avanzata nell’adottare un modello di sviluppo integrato dal basso che comprende tutti gli aspetti fondamentali della ruralità: concentrazione territoriale, integrazione di misure differenti e concertazione con partenariati a livello locale”. L´ocse infine indica anche le esperienze più significative citando il Progetto Integrato di Filiera della Valle del Buon Amico e del Gall Valle del Crati. “La rilevanza di queste iniziative – secondo l´organizzazione – va oltre al semplice impatto che esse hanno sul Pil. Esse hanno la capacità di creare sviluppo e non soltanto crescita economica”. .  
   
 

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