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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
 
   
  PRESENTATI A VILLA CONTARINI GLI ATTI DEL III CONGRESSO DI SELVICOLTURA. ASSESSORE CONTA: LE FORESTE ELEMENTO IMPRESCINDIBILE PER PREVENZIONE DEGRADO IDROGEOLOGICO

 
   
  Venezia - Sono 330 le imprese specializzate che operano direttamente nel settore selvicolturale e che trattano annualmente una massa di legname di oltre 260. 000 metri cubi. Lo ha ricordato l’Assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Giancarlo Conta, intervenuto a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta alla presentazione degli atti del Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura tenutosi nell’ottobre scorso in Sicilia. L’appuntamento del 17 settembre è stato l’occasione per affrontare, con gli interventi di docenti universitari, tecnici e operatori, le tematiche forestali più salienti, in particolare quelle legate all’operatività del settore e del mercato del legno. La realtà forestale in Veneto occupa oltre 400 mila ettari e grazie ad un impegno pluriennale nel campo della pianificazione, risulta interessata da specifici piani di gestione per oltre il 60% della sua superficie. A questi proposito Conta ha ricordato che la Regione Veneto è da sempre sensibile ai temi forestali, integrando non solo le politiche dello sviluppo rurale, ma anche quelle ambientali, paesaggistiche e della difesa idrogeologica del territorio, con particolare riferimento a quello montano. Nelle aree montane, infatti, caratterizzate per un verso da forti connotati di naturalità, ma per un altro da una elevatissima fragilità strutturale, la gestione forestale sostenibile deve essere intesa in senso ampio ricomprendendo l’insieme delle attività condotte dall’uomo sul territorio garantendone un armonico sviluppo ecologico, economico e sociale. Le foreste gestite in modo sostenibile rappresentano anche un elemento imprescindibile per la prevenzione di fenomeni di degrado idrogeologico che vengono gestiti con una costante e capillare opera di difesa e prevenzione attiva. Annualmente la Regione, attraverso uno specifico programma di difesa idrogeologica, realizza interventi estensivi lungo i versanti per migliorare le compagini arboree ed intensivi in alveo, per lo più con opere realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica. Nella difesa idrogeologica complessivamente vengono impiegati circa 700 operatori forestali per oltre 120. 000 ore lavorate e un investimento annuo di oltre 20 milioni di euro. L’assessore Conta, nel concludere, ha poi ricordato che le foreste rappresentano uno dei mezzi più efficaci per mitigare e compensare i gas serra. “Quello del contenimento di Co2 – ha precisato - è uno degli obiettivi della pianificazione forestale della Regione, che vedono nelle iniziative di investimento compensativo volontario e nella creazione di un sistema regionale di scambio delle quote di Co2, una delle più valide strategie per il contenimento dei gas serra nell’atmosfera. Disporre di dati precisi sulle dinamiche del ciclo del carbonio collegate agli ecosistemi agro-forestali e sulle implicazioni economiche derivanti da variazioni dell’uso delle risorse medesime, - ha precisato - è di fondamentale importanza per le attività di negoziazione e formulazione delle politiche di compensazione o di riduzione delle emissioni d´anidride carbonica contemplate nel Protocollo di Kyoto. Gli organismi internazionali che controllano la sua applicazione –ha concluso Conta – hanno assegnato all’Italia la possibilità di scontare 10 milioni di tonnellate di Co2 dalle emissioni totali annue grazie al ruolo di assorbimento delle foreste. Il valore complessivo di tale assorbimento è pari a 140 milioni di euro all’anno, cifra che il sistema industriale non deve sopportare per acquistare sul mercato quote di carbonio. Per quanto riguarda il Veneto – conclude Conta – si può valutare che ogni anno gli oltre 400 mila ettari di foreste assorbano circa 400 mila tonnellate di Co2, per un controvalore di circa 6 milioni di Euro”. .  
   
 

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