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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
 
   
  ALTRA ECONOMICA, LA SFIDA DELLA ´NEW ECONOMY´

 
   
  Roma, 22 settembre 2009 - Il ruolo delle istituzioni del Lazio per lo sviluppo del settore dell´altra economia, dall´agricoltura bio alle energie rinnovabili, passando per un consumo critico. Questo il tema al centro del dibattito ´Le politiche pubbliche per l´altra economia, la sfida nel territorio della Regione Lazio´, tenutosi il 18 settembre a Roma nell´ambito della Festa dell´altra economia´, appuntamento promosso dall´Assessorato regionale al Bilancio programmazione economico-finanziaria e partecipazione, e realizzato in collaborazione con Sviluppo Lazio. Un settore, quello dell´altra economia, che ´tira´ come dimostrano i dati del primo rapporto nazionale sul comparto presentato ieri: 167. 000 aziende, più di 1. 400. 000 lavoratori e 700. 000 volontari, e 60 miliardi di euro di ´valore aggiunto´ prodotto, quasi il 4% del pil nazionale. E una tra le prime istituzioni a credere nelle potenzialità dell´altra economia è stata la Regione Lazio che oltre a promuovere la festa, ha varato a luglio scorso anche la prima legge quadro in Italia sul settore. "Siamo stati tra i primi - ha dichiarato l´assessore al Bilancio, Programmazione economico-finanziaria e partecipazione Luigi Nieri - a credere che l´altra economia fosse un settore ´vero´ della nostra economia, e non di semplice nicchia. La legge - ha sottolineato Nieri - è innovativa innanzitutto perché è la prima del settore in Italia e poi perché si impegna a definire tutto il sistema, è una legge quadro che ´mette in fila´ agricoltura bio, commercio equo solidale, finanza etica energie rinnovabili, uso e riciclo, ´software libero´, turismo sostenibile". E che punta, ha aggiunto Nieri, a dare sostegno concreto a questo settore che nel Lazio ha già una ´buona ossatura´: " La legge - ha spiegato Nieri - prevede la realizzazione di un marchio regionale e diversi incentivi. Noi fino a questo momento abbiamo previsto finanziamenti per un milione e mezzo di euro in parte già spesi. Adesso la giunta regionale - ha aggiunto - dovrà approvare la delibera di regolamento, come previsto dalla legge regionale". E la normativa regionale prevede il coinvolgimento a pieno titolo delle province. "La legge - ha continuato Nieri - prevede la realizzazione in ognuna delle cinque province di un´esperienza, di un centro su un modello della città dell´´altra economia´ di Roma, che è stato il motore di tutto questo movimento". E la sfida del coinvolgimento nell´altra economia è stata subito raccolta dall´Assessore alla Formazione professionale e lavoro della Provincia di Roma, Massimiliano Smeriglio: "Il circuito dell´altra economia - ha dichiarato Smeriglio - delle energie rinnovabili, del chilometro zero dell´economia di prossimità e dell´innovazione va guardato con molta attenzione. Dal nostro punto di vista - ha sottolineato - abbiamo dedicato una parte consistente di fondi, circa 2 milioni e mezzo di euro per la riqualificazione dei lavoratori impiegati in aziende in crisi, verso la green economy e la tecnologia ´pulita´. Mettere, in sostanza, risorse a disposizione delle imprese che investono in innovazione e ricerca, in un´ottica di green economy. Io credo che questa frontiera della green economy, come del resto già da tanti mesi sta sostenendo il presidente degli Stati Uniti Obama è il tema vero con cui dobbiamo confrontarci". E sulla green economy la Regione Lazio ha puntato diverse risorse in questi anni. "Con la collaborazione del collega Nieri - ha detto l´Assessore all´Ambiente e alla Cooperazione tra i popoli Filipberto Zaratti - abbiamo speso circa un miliardo e 200 milioni di euro per interventi sui temi legati all´ambiente dallo sviluppo delle energie rinnovabili alla difesa del suolo, passando per la lotta all´inquinamento di laghi e fiumi". Una tutela quella dell´ambiente che secondo l´Assessore Zaratti è strettamente legato al tema dell´altra economia. "Chi si occupa di altra economia - ha sottolineato Zaratti - sa guardare con più attenzione e sensibilità, a volte con preoccupazione, al futuro". Zaratti ha quindi rimarcato il valore ´alto´ del lavoro di chi opera nell´altra economia: "Sono persone - ha sottolineato l´Assessore - che coniugano la necessità di lavorare per vivere con la volontà di realizzare un servizio per gli altri, proponendo dei prodotti ´responsabili´". .  
   
 

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