Con la sentenza n. 33945 la terza sezione penale della Corte di Cassazione ha deciso che chi agevola la visione di partite gratuite su internet commette un reato. Conseguentemente ha disposto un nuovo processo nei confronti di due milanesi indagati per avere “illecitamente diffuso e trasmesso via internet in modalità "peer to peer" eventi sportivi" rispetto ai quali Sky vantava l´esclusiva. Dagli atti del processo si è appreso che ´´un numero imprecisato di utenti" riusciva ´´a vedere le partite trasmesse da Sky" in maniera gratuita. La sentenza della Cassazione ha così riformato la sentenza con la quale nel marzo 2006 il Tribunale di Milano aveva ritenuto tale condotta non punibile penalmente in quanto ´´posteriore alla immissione in rete delle opere protette", affermando, al contrario, che ´´è innegabile che gli indagati hanno agevolato, attraverso un sistema di guida on line la connessione e facilitato la sincronizzazione con l´evento sportivo”. Secondo la Suprema Corte, quindi ´´senza l’attività degli indagati non ci sarebbe stata o si sarebbe verificata in misura minore la diffusione delle opere tutelate". .