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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
 
   
  SEPARATI IN CASA (E IN EUROPA): GLI ITALIANI TRA CULTURA E TECNOLOGIE PILLOLE DELL’INDAGINE NIELSEN (E QUALCHE CURIOSITÀ DALL’EUROPA)

 
   
   Milano, 22 settembre 2009 - Sono 28,4milioni gli italiani che utilizzano la rete: 2milioni e mezzo in più rispetto al 2008, oltre 5milioni in più del 2007. Nonostante questo solo il 42% delle famiglie italiane con un componente in età compresa tra i 16 e i 64 anni accede a Internet. Veniamo prima solo di Grecia (31%), Romania (30%), Bulgaria (26%) (Fonte: Eurostat). In tutti i Paesi dell’Ue25 la diffusione di Internet (sempre nelle famiglie italiane con un componente in età compresa tra i 16 e i 64 anni) aumenta: in Grecia dal 26% al 31%; in Romania dal 22% al 30%; in Bulgaria dal 19% al 26% (per guardare chi sta dietro a noi). Davanti, in Olanda si passa dall’83% all’88%, in Germania dal 71% al 76%, in Francia dal 48% al 62%. In Italia, unico Paese europeo, si “scende” dal 43% al 42% (Fonte: Eurostat). Siamo ultimi anche nel disporre di accessi alla banda larga (indispensabile nella distribuzione di contenuti): anche qui con il 31% (per la verità nel 2007 erano il 26% le famiglie italiane con un componente in età compresa tra 16 e i 64 anni a poterlo fare) veniamo prima solo di Grecia (22%), Bulgaria (21%), Romania (18%). In Olanda e Danimarca sono il 74% delle famiglie, in Uk il 72%, in Francia il 67%, in Germania il 66%. In base all’indagine realizzata per l’Osservatorio permanente sui contenuti digitali il 45% degli italiani, 23,1milioni di connazionali, non utilizza Internet. Si tratta soprattutto di individui con più di 55 anni, con un livello di istruzione e di reddito basso, che accentua un altro aspetto di un digital divide sociale e culturale che rappresenta un limite al potenziale mercato di tutte le imprese che producono e distribuiscono contenuti digitali (o si apprestano a farlo).  Tra chi utilizza la rete, diminuisce di 2 punti percentuali la quota di chi abbina un uso consapevole, interattivo ed evoluto delle tecnologie a un’elevata propensione al consumo di contenuti culturali (sono i cosiddetti Eclettici, che oggi rappresentano il 12% della popolazione). Aumenta di 10 punti la percentuale invece dei cosiddetti Technofan che utilizzano le tecnologie prevalentemente come svago, mezzo di comunicazione e socializzazione: oggi sono il 27% della popolazione con più di 14 anni e addirittura il 58% dei 14-24enni. Cresce nel 2009 l’uso di internet per accedere ai social network (+30 punti percentuali vs 2008), condividere contenuti (+8 punti percentuali vs 2008), chattare (+7 punti percentuali vs 2008). Le donne con più di di 34 anni utilizzano internet meno degli uomini coetanei: nella fascia 35-44 ci sono 10 punti di differenza di penetrazione tra uomini e donne (84% vs 74%). Sopra i 45 la differenza sale addirittura 20. Il 26% degli italiani che usano internet pagherebbe per sottoscrivere un abbonamento a un servizio online che fornisca un accesso illimitato ai film o alla musica. Il 12% lo sottoscriverebbe su cellulare per avere un accesso illimitato alla musica. Un internauta su cinque (il 21%) utilizza il peer to peer: un dato in diminuzione se si considera che nel 2008 era il 24% e l’anno prima il 23%. Le opinioni sulle tecnologie? Gli Italiani considerano sempre più la condivisione di file protetti dal diritto d’autore come un reato. Nel 2007 la ricerca su Google di “forum letteratura” produceva 1. 680. 000 risultati, oggi 1. 470. 000. Alle stesse date i risultati per “forum calcio” sono passati da 1. 940. 000 a 4. 850. 000. I Technofan (che fanno un utilizzo spinto delle nuove tecnologie ma hanno poca sensibilità culturale) in tre anni sono aumentati di 10 punti percentuali (e sono circa 14 milioni). Gli Eclettici (che abbinano il forte utilizzo delle tecnologie a una marcata attenzione alle dimensioni informative, culturali e di servizio che esse offrono: saranno loro i primi utilizzatori degli e-book) sono 6,5 milioni con una flessione di 2 punti percentuali tra 2007 e 2009. I Technofan sono soprattutto giovani, cioè i “clienti” di domani”. Se nel 2007 il 40% dei 14-24enni erano Technofan, oggi lo sono il 58%. E-book sì, ma i numeri sono ancora piccoli e - al momento - i contenuti più adatti sembrano quelli legati allo studio e al lavoro: il 14% di chi possiede un Pc sarebbe assolutamente propenso a utlizzarlo per leggere un libro di studio/lavoro. Questa percentuale scende al 6% se si parla di contenuti di svago/intrattenimento. Più limitato il gradimento per l’e-book sul cellulare (4% per studio e lavoro, 2% per libri di svago) Il 10% pensa che in futuro i libri elettronici (da leggere su uno schermo) sostituiranno quelli tradizionali. Se una parte cospicua di popolazione è “molto d’accordo” sul fatto che sia “giusto mettere a disposizione degli altri documenti, contenuti editoriali, file musicali, film, ecc. Su Internet” (28%) sembrano individuarsi i primi elementi di una maggiore sensibilità verso la tutela e il copyright. Il 20% afferma di essere “molto d’accordo” con l’affermazione che “condividere file protetti da diritto d’autore deve essere considerato un reato” e il 19% si dichiara “contrario all’utilizzo di programmi che consentono di scaricare gratuitamente contenuti protetti da diritto d’autore”. .  
   
 

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