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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
 
   
  AL CASTELLO DI RIVOLI L’ORIGINALE MOSTRA DI GIANNI COLOMBO.

 
   
  Milano, 22 settembre 2009 - L’artista milanese, assolutamente moderno nelle sue opere, lavora con molta serietà e convinzione in quello che fa senza tentare facili soluzioni approssimative. Più noto all´estero che in Italia, soprattutto tra i giovani artisti. Le sue ricerche sono state riprese negli anni novanta e sono ancora attuali. Queste 100 opere costituiscono la prima grande mostra retrospettiva di Gianni Colombo. L´esposizione è accompagnata da un grande catalogo cronologico che è il contributo con cui il Castello di Rivoli ha voluto sottolineare l´importanza di questa figura. Ha sperimentato molte tecniche e differenti linguaggi, ma sempre con una coerenza ed una serietà esemplari, progettando gli apparecchi e le strutture che si possono vedere esposti e con cui noi, non semplici spettatori, ma fruitori, siamo tenuti a interagire. Si è ispirato a molte correnti e a molti artisti: Lucio Fontana, Paul Klee, Duchamp, il Dadaismo, Max Ernst. Molto interessato anche al cinema, trova in un film di Buster Keaton l´ispirazione per una sua opera: Topoestesia. Si tratta di una casa sghimbescia e sgangherata con pareti e pavimento inclinati in cui si può entrare provando sensazioni di vertigine e estraniamento dalla realtà quotidiana per entrare in un mondo totalmente diverso ed irreale. Altri spazi bui, attraverso improvvisi e spegnersi di giochi di luce, vogliono stupirci e sconvolgere la nostra percezione froppo "normale" e razionale dello spazio che ci circonda. Non presuppone che chi si avvicina alle sue opere abbia particolari conoscenze artistiche e culturali La mostra non sempre segue lo sviluppo cronologico, ma si articola più liberamente. Nella prima sala ci sono dei gouaches e delle sculture in ceramica che erano nate per essere toccate e girate. Seguono sale oscure come sale cinematografiche in cui diverse opere luministiche variano le loro delicate gradazioni colorate dando l´impressione di un lieve movimento rotatorio oppure accendendosi e spegnendosi molto gradualmente. Creazioni pulsanti o rotanti, ma sempre interessanti e variate che intendono suscitare in noi sensazioni di sorpresa, vertigine, equilibrio, paura. Si tratta di opere cinestesiche, che hanno un loro movimento come due muri realizzati con mattoni di polistirolo espanso che sembrano avere un loro lento ritmo di respiro, gonfiando lievemente certi tratti. Oppure ci sono nastri metallici incurvati ed incastrati tra di loro che seguono delle pressioni che noi vediamo dalle improvvise estensioni o ricadute delle loro spire. E´ una mostra bella, varia interessante e che risveglia il nostro spirito bambino facendoci divertire. Rivoli info@castellodirivoli. Org – www. Castellodirivoli. Org .  
   
 

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