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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
 
   
  ENTRA NEL VIVO IL 23 SETTEMBRE "OPERAFUTURA": PROGETTI DRAMMATURGICI CONCERNENTI L´OPERA LIRICA E IL TEATRO MUSICALE IN GENERE, PENSATI E PROPOSTI DA COMPAGNIE TEATRALI DI RICERCA MA PRODOTTI E REALIZZATI DA TEATRI D´OPERA (BOLOGNA, FERRARA, MODENA E REGGIO EMILIA), CHE METTONO A DISPOSIZIONE STRUTTURE LE MAESTRANZE

 
   
   Bologna, 22 settembre 2009 – Progetti drammaturgici proposti da gruppi teatrali di ricerca ma prodotti e realizzati da teatri d’opera. E’ “Operafutura”, progetto biennale partito lo scorso febbraio che entrea in questi giorni nel vivo della programmazione. Un progetto che nasce dall’intento comune di quattro teatri d’opera (Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia) che da tempo hanno adottato la prassi della coproduzione e della circuitazione dei titoli, condividendo un impegno costante nel diversificare e rinnovare programmazione e pubblico. Intento caratterizzante del progetto è trasferire nel teatro d’opera pratiche performative in uso nel teatro sperimentale e di ricerca, rendendo il testo operistico disponibile come materia ispiratrice di eventuali nuove creazioni teatrali e musicali. Operafutura prevede il debutto di South / North, una nuova, complessa creazione della compagnia Fanny & Alexander, realizzata presso il Teatro Comunale di Ferrara. Il debutto sarà mercoledì 23 settembre alle ore 20. 00, con replica il giorno successivo alla stessa ora. Lo spettacolo sarà successivamente al Comunale di Modena (16 e 17 ottobre), al teatro Ariosto di Reggio Emilia (18 novembre) e al Comunale di Bologna (5 dicembre). Il terzo progetto di Operafutura si intitola Orfeo. Rappresentazione per voci, corpi e ombre ed è affidato alla compagnia Teatro Gioco Vita. Realizzato presso il Teatro Comunale di Modena lo spettacolo debutterà il 13 dicembre prossimo. Le tappe successive saranno: Reggio Emilia (Teatro Ariosto, 14 gennaio 2010), Comunale di Ferrara (20 gennaio), Comunale di Bologna (2 febbraio). Il progetto è stato presentato questa mattina a Bologna, nella sede della Regione Emilia-romagna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura Alberto Ronchi, il coordinatore di Operafutura Giordano Montecchi, i direttori del Comunale di Modena e di quello di Ferrara, Aldo Sisillo e Gisberto Morselli. L’assessore Ronchi ha ricordato come il progetto si sia sviluppato in seno all’Accordo di programma quadro Geco, ed ha sottolineato “il particolare e importante significato che ha quest’iniziativa, che ha permesso di intervenire in un settore, quello della lirica e del teatro musicale, che per noi è un grande patrimonio. E lo abbiamo fatto – ha aggiunto – con una contaminazione dei linguaggi che ci consente di coinvolgere un pubblico più giovane, diverso da quello consueto”. L’assessore si è anche soffermato sulla necessità di una riforma nel settore degli enti lirici: “Tutti dicono che è urgente, è stata annunciata, ma noi stiamo ancora aspettando di vedere una legge dello Stato che segni una fase di rinnovamento e riformismo forte in quest’ambito”. Come nasce Operafutura - Qualche mese fa, presentando alla stampa e al pubblico il progetto Operafutura fu inevitabile enfatizzare il carattere di scommessa azzardata che tale iniziativa racchiudeva, per il fatto di venire alla luce in un momento di così forti difficoltà per tutto il settore delle attività di spettacolo. In questo contesto difficilissimo si muove dunque Operafutura che, tuttavia, la scorsa primavera ha incassato il lusinghiero successo di Fidelio Off ovvero Quaderni del Carcere, lo spettacolo ideato da Francesco Micheli per i Teatri di Reggio Emilia e ospitato poi dagli altri teatri che prendono parte al progetto: il Comunale di Bologna, il Comunale di Ferrara e il Comunale di Modena. Sono stati proprio questi quattro teatri, una fondazione lirica e tre teatri di tradizione, a dare vita a Operafutura, a partire da un’idea di Giordano Montecchi, musicologo e membro del Comitato Regionale dello Spettacolo. Sulla base di una ormai collaudata e proficua esperienza di collaborazione e coproduzione, i quattro teatri hanno aderito con convinzione all’idea di un progetto collettivo volto a sperimentare nuovi modi di fare teatro musicale che dessero una risposta in controtendenza alla crisi e alle sue derive. Così è nata Operafutura. Laboratori per un nuovo teatro musicale, un progetto pensato per coinvolgere giovani artisti, per raggiungere un pubblico giovane, per realizzare spettacoli di forte carattere innovativo e sperimentale nell’ambito della produzione operistica e, più in generale, come esplicitamente recita il sottotitolo del progetto, del teatro musicale, una categoria assai ampia e più che mai in evoluzione, di cui l’opera è solo una parte. Forse un progetto del genere poteva nascere solo in Emilia-romagna, per il semplice motivo che nessuna regione italiana ha una così alta concentrazione di Teatri d´opera e di Compagnie teatrali di innovazione, un tessuto produttivo straordinariamente ricco e vivace, la cui attività artistica è ben nota in Italia e forse ancor più all´estero. In effetti, la scelta caratterizzante di Operafutura è stata quella di sfruttare proprio la particolare ricchezza del tessuto teatrale regionale. Si è pensato quindi di mettere in atto inedite forme di collaborazione fra teatri d´opera e compagnie teatrali di innovazione e ricerca: una prospettiva che è apparsa come la forma più immediata (anche per il suo carattere intrinsecamente “provocatorio”) per rompere i confini tradizionali dei generi teatrali e musicali, facendo interagire fra loro esperienze, mentalità e pratiche produttive diverse. I finanziamenti - La realizzazione del progetto è stata possibile grazie a un finanziamento di 900 mila euro ripartito equamente fra i quattro teatri e appositamente concesso dalla Regione Emilia-romagna nell´ambito di quel Piano Nazionale Giovani di cui, nella precedente legislatura, si era fatto promotore il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività sportive. La Regione Emilia-romagna, tramite l´Assessorato alla cultura, sport, progetto giovani, ha anzi ravvisato in questo progetto un modo particolarmente significativo di declinare gli intenti del Ministero delle Politiche Giovanili: affidare a giovani interpreti la realizzazione di spettacoli dal forte segno innovativo e destinati a un pubblico più giovane rispetto alle consuetudini. Per questo la Regione si è fatta carico in prima persona del coordinamento di questo progetto, affidandolo a Giordano Montecchi. Il cartellone - Le proposte pervenute sono state vagliate della commissione artistica, di cui facevano parte i direttori dei teatri, che ha individuato i tre progetti in mettere in cantiere. Ciascuno dei tre teatri di tradizione si è assunto il compito di realizzare un progetto, ospitandolo in residenza fino al debutto. Successivamente ciascuno spettacolo viene replicato presso gli altri teatri partners. In questo modo, grazie all’equa ripartizione dei costi di produzione e alla sistematica circuitazione, Operafutura allinea un cartellone nel quale tre nuove produzioni teatrali collezionano nell’arco di un anno di programmazione, un complesso di ben 14 recite complessive. Si tratta di una opportunità pressoché inconcepibile per spettacoli nuovi e di carattere sperimentale che hanno la possibilità essere replicati più volte in città diverse e di raggiungere un pubblico sicuramente diverso e assai più composito rispetto a quello che abitualmente frequenta i teatri d’opera. In particolare è da segnalare il forte interesse che Operafutura sta destando presso scuole e studenti, mobilitando un pubblico molto giovane e attento che, nel caso di Fidelio Off ovvero Quaderni del carcere, ha affollato i teatri delle diverse città ben al di sopra delle previsioni. . .  
   
 

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