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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
 
   
  LOMBARDIA: FARMACI, IL PRESIDENTA FORMIGONI: "I MEDICI SIANO ´TUTOR´ CONTRO GLI ABUSI"

 
   
   Milano. 22 settembre 2009 - L´aumento del consumo dei farmaci nelle società più avanzate - e a volte il loro abuso - pone una serie di questioni non solo di carattere sanitario ma anche sociale ed economico alle quali occorre rispondere con un approccio innovativo. "Il cambiamento che ci è richiesto - ha detto ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, aprendo i lavori del convegno "La vita dei farmaci", organizzato dall´Università Bicocca - è quello di metterci a fianco del paziente e di seguirlo, avendo presente che la sua prospettiva è rappresentata da un tutt´uno che passa attraverso tempi, luoghi e modi di cura diversi: unico è il paziente e unico deve essere il riferimento principale, il suo tutore rappresentato dal medico di base". Il quale medico deve dare le cure giuste, né troppe, né troppo poche. "La Giunta lombarda, proprio nel corso di quest´anno (a Bergamo, Cremona, Melegnano, Lecco, Monza e Brescia) - ha aggiunto Formigoni - ha voluto porre al centro questa questione promuovendo la sperimentazione della dote sanitaria che nasce per far fronte, in particolare, alle malattie croniche". Oggi infatti, grazie alle informazioni e ai dati sempre più precisi a disposizione, si riescono a valutare, a priori, tutti i servizi (farmaci, ricoveri, specialistica ambulatoriale) che occorrono al malato per garantirgli il miglior livello di cura e di salute, che egli ha a disposizione (una dote appunto). "L´aspetto innovativo - ha spiegato ancora il presidente - consiste nell´avere individuato un soggetto, il medico di medicina generale, che è in grado di aiutare realmente il malato a usufruire dei servizi di cui ha bisogno: l´obiettivo comune deve essere quello di consentire ai malati di utilizzare tutti gli strumenti oggi disponibili per fronteggiare al meglio la loro malattia. In un´ottica di questo tipo, il medico di medicina generale, oltre a prescrivere al suo paziente gli esami necessari, verifica che il paziente stesso effettui tutti i controlli previsti e assuma regolarmente i farmaci: al medico di base viene attribuito il ruolo chiave di ´tutore´ del malato". E proprio l´appropriatezza della prescrizione e dell´uso dei farmaci rappresenta un ambito in cui la politica sanitaria regionale è fortemente impegnata. "Attraverso un sistema informatico (Siss) che consente di monitorare in tempo reale la situazione farmaco-economica e farmaco-epidemiologica - ha spiegato Formigoni - il sistema sanitario lombardo è in grado di utilizzare al meglio le risorse per rispondere nel modo più appropriato ai bisogni di salute della popolazione". Questo lavoro di controllo ha permesso, ad esempio, di concentrare il 90% delle risorse impiegate nella spesa farmaceutica ospedaliera per i farmaci innovativi ad alto costo (farmaci oncologici derivanti dalle biotecnologie, farmaci per le malattie rare, farmaci per pazienti Hiv, farmaci per l´artrite reumatoide). "Il nostro sforzo - ha fatto notare il presidente - si realizza nel rispetto dei tetti posti a livello nazionale sulla spesa farmaceutica e continueremo a farlo malgrado a livello nazionale sia stato ridotto il tetto di spesa per il 2009 e il 2010 (dal 14% al 13,6% per il 2009 e al 13,3% per il 2010)". Formigoni ha infine rivolto un appello al Governo perché, tramite l´Agenzia italiana del farmaco "sia prestata una particolare attenzione alle politiche sul prezzo dei farmaci ospedalieri". .  
   
 

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