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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
 
   
  AL VIA IN PIEMONTE IL PROGRAMMA 2009-2010 DEL MESAP, IL POLO DI INNOVAZIONE DELLA MECCATRONICA E DEI SISTEMI AVANZATI DI PRODUZIONE

 
   
   Torino, 22 settembre 2009 - Ieri presso la sede dell’Unione Industriale di Torino si è svolta la presentazione del nuovo Polo regionale di Innovazione della Meccatronica e dei Sistemi Avanzati di Produzione (Mesap), promosso e gestito dal Centro Servizi Industrie, alla presenza, fra gli altri, dell’assessore alla Ricerca, Industria e Innovazione, Andrea Bairati e del Presidente di Finpiemonte S. P. A. , Mario Calderini . Il Mesap è uno dei 12 Poli di Innovazione varati nell’ambito del Por Fesr 2007-2013, con il quale la Regione Piemonte ha raccolto reiterate istanze di aggregazione provenienti dal territorio in settori portanti dell’economia locale. La meccatronica e i sistemi avanzati di produzione, infatti, affondano le proprie radici in ambiti industriali, che hanno caratterizzato il tessuto produttivo piemontese fin dalle sue origini. Per questo, già al momento della sua costituzione, il Polo ha accolto al proprio interno le più importanti e dinamiche realtà produttive operanti in questi ambiti. Sei mesi fa il Mesap annoverava 64 soggetti; oggi sono diventati 91 e il numero delle imprese potenzialmente interessate è destinato a crescere, rafforzando la dimensione regionale del Polo. Al Polo aderiscono, attualmente, 85 imprese e 6 centri di ricerca e trasferimento tecnologico (Università, Politecnico, l’Istituto Superiore Mario Boella, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, il Csp e l’Environment Park) con un numero di 16. 000 addetti. Il 77% sono piccole e medie imprese. Il restante 23% sono grandi imprese, fra le quali figurano: Comau, Prima Industrie, Microtecnica, Valeo, Michelin, Varian, Elbi, Skf, Olsa, Fidia, Ocap. Accogliendo lo spirito con il quale l’Unione Europea ha ideato i Poli di Innovazione e condividendo gli intenti regionali, il Mesap ha adottato una struttura molto snella e coinvolgente, che mette al centro del proprio operato la “connessione” fra i soggetti aderenti, lo scambio di competenze tecnologiche e best practices, la condivisione di ambiziosi programmi di innovazione, nei quali sono coinvolti le imprese e i maggiori centri di ricerca e trasferimento tecnologico del territorio. Il programma di ricerca e innovazione del Mesap ha due principali obiettivi: a) lo sviluppo e il travaso di nuove conoscenze dagli operatori della ricerca alle imprese; b) il trasferimento e l’applicazione delle competenze specifiche di settore a nuovi ambiti applicativi, determinando l’apertura di nuove linee di prodotti/sistemi/componenti e lo sviluppo di nuovi processi produttivi. Gli ambiti di ricerca e innovazione si riassumono in tre grandi linee dai nomi fortemente simbolici: prodotti “Smart” , “processi “Flex” e processi “Green” . Sono potenzialmente interessate tutte le applicazioni meccatroniche in prodotti e processi di produzione e le evoluzioni tecnologiche dei più tradizionali processi di trasformazione, lavorazione e assemblaggio, con grande attenzione verso caratteristiche di adattabilità, personalizzazione, flessibilità, eco-compatibilità ed efficienza energetica. Alla definizione del primo programma annuale, che sarà presentato in Regione nei prossimi giorni, hanno collaborato 47 imprese , che hanno dato vita a 23 progetti di ricerca e innovazione . La stragrande maggioranza dei progetti prevede la compresenza di più imprese, piccole, medie e grandi, e dei centri di ricerca e abbraccia i seguenti settori: macchine utensili, impiantistica produttiva, automazione e robotica, automotive e macchine operatrici mobili, aerospazio, ferroviario, biomedicale-sanitario, chimico, energetico-ambientale, stampa. Il programma del Mesap non si limita alle attività di ricerca e trasferimento tecnologico. Altrettanta rilevanza assumono la creazione di nuovi percorsi formativi e la valorizzazione del capitale umano, lo sviluppo di nuovi servizi, la crescita delle opportunità di business, l’avvio di programmi di promozione internazionale. Grazie alla capacità del Polo di aggregare soggetti differenti e complementari, sarà possibile consolidare e completare diverse filiere produttive locali, mettendo le imprese aderenti nelle condizioni di rafforzare la propria presenza sui mercati internazionali in settori strategici per la produzione industriale del futuro. "Quando abbiamo deciso di dar vita al Polo della Meccatronica e dei Sistemi Avanzati di Produzione – dichiara il Presidente dell’Unione Industriale di Torino Gianfranco Carbonato - sapevamo che si sarebbe trattato di un progetto molto impegnativo, di una sorta di scommessa, tenuto anche conto del difficile momento che stiamo vivendo. Abbiamo in qualche modo gettato il cuore oltre l’ostacolo – prosegue Carbonato – e i risultati ci stanno dando ragione. In pochi mesi il numero delle imprese è cresciuto sensibilmente. Abbiamo creato una rete di soggetti, che dialogano efficacemente tra di loro, dando vita a progetti comuni e a un effettivo trasferimento di conoscenze reciproco". Dello stesso tenore sono le considerazioni di Vincenzo Ilotte, Presidente dell’Amma, che sottolinea come il lavoro che si sta volgendo all’interno del Polo conferma l’alta competitività delle nostre imprese in questi comparti e pone il nostro territorio fra le aree di eccellenza a livello europeo e in prospettiva anche mondiale. "Il Polo regionale che presentiamo oggi – dichiara l’assessore all’Industria e Innovazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati - è la concreta manifestazione della volontà della Regione Piemonte di contribuire all’uscita delle nostre imprese della crisi, ripartendo proprio dalla valorizzazione di quei settori portanti dell’economia reale rappresentati dalle industrie manifatturiere. Investire nella meccatronica e nell’automazione dei sistemi di produzione, significa investire anche in ricerca e innovazione, valorizzando il know how delle aziende attive sul nostro territorio, specie in un momento in cui è particolarmente importante dar loro una risposta per il rilancio competitivo, in comparti strategici dell’economia piemontese, quali l’ automotive , la robotica, l’aerospazio e l’automazione industriale". .  
   
 

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