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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
 
   
  PARTITA DA VERONA LA COOPERAZIONE TRA VENETO E CATALOGNA UN LAVORO COMUNE PER PUNTARE A PROGETTI EUROPEI SULLA RICERCA

 
   
   Verona, 22 settembre 2009 - E’ partita da Verona, ed in particolare dal settore della salute mentale, l’applicazione concreta dell’Accordo Bilaterale di cooperazione sanitaria sottoscritto nell’ottobre scorso tra la Regione del Veneto, con l’Assessore alla sanità Sandro Sandri, e la Catalogna, con il Ministro per la salute Marina Geli. Ieri una delegazione catalana ai massimi livelli, guidata dal responsabile per la psichiatria del Governo di Barcellona, Luis Salvador Carulla, è approdata a Verona con lo scopo di definire precisi aspetti di collaborazione con la Sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica del Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, diretta dal prof. Michele Tansella. Ad accogliere la delegazione catalana al Distretto Verona Sud dove avranno luogo gli incontri tecnici, c’erano l’assessore Sandri, il prof. Tansella e i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie veronesi Sandro Caffi, Giuseppina Bonavina, Daniela Carraro e Alessandro Dall’ora. “La sanità veronese – ha detto Sandri – ha una lunga e prestigiosa tradizione in tema di salute mentale, tanto che la struttura di Tansella è anche Centro di collaborazione Oms per la ricerca: è stato perciò quasi naturale partire da qui per un lavoro comune, che si proietta direttamente verso l’Europa dove Veneto e Catalogna, con Scozia, Fiandre, Bassa Austria e North West England fanno parte del ristrettissimo gruppo di Regioni ammesse ad un’interlocuzione diretta con la Commissione Europea. Punteremo, ad esempio, a definire progetti comuni soprattutto sul fronte della ricerca, da proporre al finanziamento comunitario”. Soddisfazione è stata espressa dal prof. Tansella: “Con il loro accordo istituzionale – ha detto – Veneto e Catalogna hanno avviato la costruzione di un grande ponte: ora sta a noi contribuire con il nostro lavoro al suo completamento”. Durante la visita gli esperti catalani e veronesi concorderanno anche un Protocollo che prevede l’uso di indicatori di processo e di esito comuni e metodologie per la valutazione dei costi delle malattie mentali. Altri temi di discussione per trovare intese e sviluppare collaborazioni riguarderanno l’uso razionale degli psicofarmaci, l’uso di tecniche di studio delle psicosi mediante nueuroimaging, la comunicazione medico-paziente e i progetti di promozione e difesa della salute fisica nei pazienti psichiatrici. .  
   
 

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