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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Settembre 2009
 
   
  IL DESIGN PER USCIRE DALLA CRISI, PRESENTATO IL PROGETTO "DEA" L´INIZIATIVA DI CEII, PROVINCIA DI TRENTO E POLITECNICO DI MILANO PER LE IMPRESE ARTIGIANE

 
   
  Trento, 23 settembre 2009 - Dalla crisi - che, ormai sono in molti a dirlo, sembra ci stiamo lasciando alle spalle - le imprese possono uscire più velocemente e più forti se i loro prodotti sono "creativi". Ci crede fortemente il Ceii Trentino che, con il patrocinio dell´assessorato all´Industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento e la collaborazione del Politecnico di Milano, ha lanciato, tra i primi in Italia, il progetto Dea - Design e Artigianato. Cinque aziende artigiane locali avranno la possibilità, nei prossimi mesi, di affidare le proprie idee ed i loro prodotti ad altrettanti designer selezionati a livello nazionale. Ieri, nella sala stampa della Provincia, la presentazione dell´iniziativa. "Gli incentivi pubblici a sostegno della domanda, per quanto robusti - ha affermato l´assessore Alessandro Olivi - da soli non bastano, e compito della politica di sostegno pubblico alle imprese è anche quella di favorire l´innovazione e individuare nuove traiettorie di sviluppo. Il design è un´opzione strategica ed il progetto Dea non è una iniziativa di nicchia ma un´opportunità importante per tutte le imprese del Trentino. La nuova iniziativa del Ceii, che segue di poche settimane il lancio del secondo bando del progetto Triz - che si occupa di approccio multisettoriale al tema dell´innovazione nella piccola impresa artigiana - tocca un aspetto particolare del problema della qualità nella produzione artigiana, quello di conferire ai beni e servizi delle piccole imprese elegenza e attrattività, originalità, personalizzazione, creatività. Tutte qualità, a ben vedere, che sono tipiche dell´opera di un artigiano. Il problema qual è? Quello di non riuscire a comunicarlo nel modo più efficace sul mercato, trasformando in business ciò che spesso rimane un´idea. "Il design non è solo questione di forma - ha ancora affermato l´assessore Olivi - ma può diventare la leva strategica dell´innovazione. Avvicinare il design all´artigianato significa infatti promuovere l´utilizzo di nuovi materiali o la combinazione originale di materiali diversi, la qualificazione del prodotto e lo sviluppo di nuovi prodotti. Il progetto Dea, oltretto, ha un importante valore simbolico perchè consente di utilizzare la competenza del Politecnico di Milano per aiutare le nostre piccole imprese ad affrontare la globalizzazione". Capita talvolta di sentir dire che le imprese artigiane non siano, generalmente, aperte all´innovazione. E´ quanto smentisce con forza Roberto De Laurentis, il presidente dell´Associazione Artigiani e Piccole imprese del Trentino: "Parliamo di innovazione da molto tempo nelle nostre aziende, che rappresentano un presidio fortissimo del territorio e che nel territorio sanno adattarsi alle difficoltà, ecco perché è minore l’impatto che la crisi ha avuto su di esse. Le nostre sono strutture che non sono fatte dai capitali ma dagli uomini e dal lavoro che esalta le capacità dell’individuo, imprese che si muovono tra etica ed estetica. Il mondo dell’artigianato è in realtà più pronto, rispetto a quello industriale, alle innovazioni". "In Italia - ha poi affermato Venanzio Arquilla del dipartimento Indaco del Politecnico di Milano, consulente scientifico del progetto Dea - non è che non si faccia innovazione, non si riesce a misurarla. Si tratta di un´innovazione sia di prodotto che di processo, per leggere la quale è necessario che l’università vada sul territorio. Le imprese hanno difficoltà a comunicare ciò che fanno. Abbiamo voluto costruire un modello replicabile di rapporto tra università e imprese. Uno dei problemi è che questi progetti sono interessanti e utili ad avviare le imprese, ma poi occorre dare ad essi continuità, Lo stimolo che intendiamo dare è quello di verificare i risultati e poi intervenire per far sì che questi risultati possano radicarsi nel tempo. La Provincia autonoma di Trento è tra le prime in Italia a puntare sul design per le piccole imprese, e queste ultime devono capire il valore del design, un valore che va al di là del prodotto". Ad illustrare le tappe di Dea è stata Barbara De Boni, responsabile per il Ceii del progetto. Le aziende trentine vincitrici, selezionate tra le 27 che hanno presentato domanda e che potranno avvalersi gratuitamente della consulenza di un designer, sono la Gianmoena Marmi di Panchià di Fiemme (che svilupperà una linea di pavimenti in pietra trentina), la Santoni Vetri di Arco (nuova linea di specchi con forme "curiose" per il settore alberghiero), la Rustiklegno di Taio (sistema modulare legato alla naturalità), la Macelleria Dagostin Vittorino di Varena (immagine dell´azienda che comunichi i propri valori di qualità e prodotto) e il Gruppo Futurista di Rovereto, cinque diverse aziende artigiane che intendono ideare e promuovere linee di prodotto inerenti al tema del futurismo di Fortunato Depero. E i designer? La commissione tecnica del progetto Dea ne ha scelti cinque, uno per ogni azienda, tra i 106, di tutta italia (la metà dei quali dell´area milanese), che hanno inviato il proprio curriculum. Tra loro anche un architetto-designer trentino, Mirko Franzoso di Cles, al quale è stato affidato il progetto della ditta Gianmoena Marmi. .  
   
 

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