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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Settembre 2009
 
   
  JOYA: «IN AFGHANISTAN CALPESTATI I DIRITTI DELLE DONNE» L’INTERVENTO DELLA EX PARLAMENTARE AFGHANA ALLA CONFERENZA REGIONALE DI SIENA «L’OCCUPAZIONE CESSI QUANTO PRIMA: NON SI PORTA LA DEMOCRAZIA CON LA GUERRA»

 
   
  Siena, 24 settembre 2009 - «Uccidere una donna oggi in Afghanistan è come uccidere un uccellino. Anche di recente 3 donne si sono date fuoco per protestare contro la situazione delle donne». Così Malalay Joya, la ex parlamentare afghana che si batte per i diritti delle donne, ha esordito ieri alla conferenza regionale sulla cooperazione a Siena. Malalay ha tracciato anche un quadro complessivo della situazione nel suo Paese. «Fondamentalismo, disastri post bellici, problemi di democrazia, intellettuali che rischiano ogni giorno, il narcotraffico che impera (il 30 per cento della produzione mondiale di oppio parte dall Afganistan), mancanza di libertà di parola e di stampa, giornalisti che vengono uccisi o rispediti in patria». Ma ha anche rivendicato l’Afghanistan delle persone oneste. E a nome del popolo afghano ha voluto fare le condoglianze alle famiglie delle vittime della Folgore, definendo l’attentato “crimine di guerra”. Rivolgendosi alla Toscana e all’Italia, Malalay ha ringraziato dell’aiuto dato e ha chiesto di continuare ad aiutare il suo popolo. «Abbiamo bisogno dell’aiuto di un popolo democratico come l’Italia e di quanti vogliono la pace». Infine Malalay ha messo in guardia dal rischio che la guerra possa estendersi ad altri paesi, chiedendo che l’occupazione cessi quanto prima. «Appena possibile le forze di occupazione devono lasciare l’Afghanistan – ha concluso – perché è impossibile portare la democrazia con la guerra». .  
   
 

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