Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Settembre 2009
 
   
  LA SIGNORINA ELSE, DALL´OMONIMA NOVELLA DI ARTHUR SCHNITZLER IN SCENA AL TEATRO LITTA

 
   
   Milano, 28 settembre 2009 - “Andremo così d’accordo, noi due. Forse gli altri non esistono affatto, di essi sogniamo e basta. ” Else Previsioni Teatro - giovani proposte per la scena milanese 2009 torna e inaugura al Teatro Litta per la sua seconda edizione con una festa al Boccascenacafè il 29 settembre 2009 a seguito dello spettacolo realizzato dalla Compagnia Cinematografica: La Signorina Else - dall´omonina novella di Arthur Schintzler in scena fino al 3 ottobre. Uno spettacolo che mescola il linguaggio teatrale e quello cinematografico per accompagnare lo spettatore in un viaggio dentro la mente di una giovane ragazza: Else. Una normale storia borghese solo all’apparenza, perché la realtà viene filtrata dall’occhio della protagonista e si movimenta tra fantasie, pensieri, premonizioni e timori della ragazza. Fino a non capire dove sia il confine tra ciò che essa veramente si trova a vivere e ciò che è frutto della sua immaginazione. Abbiamo pensato che la prima cosa da cui partire, per arrivare alla messa in scena, fosse la suggestione che viene dal romanzo di poter essere dentro la testa di una persona e vedere il mondo dai suoi occhi. La scenografia – creata dall’architetto Luca Coratella - è costituita sul fondale da un semicerchio di ampi e morbidi teli bianchi sul quale vengono proiettati i video che trasformano temporaneamente il palcoscenico in una sala di proiezione. Scene sul palco e scene cinematografiche ripartiscono alternativamente fantasia e realtà. Sul palco si staglia un unico grande baule, essenziale e bianco, che funge da panchina, da letto, da armadio e da rifugio. Gli attori, oltre ai personaggi reali del testo, si cimentano nell’essere dei personaggi/avatar, ovvero personaggi idealizzati ed estremizzati dalla mente di Else. Con una particolare eccezione: un personaggio reale, ma che appare solo in video, quel von Dorsday che Else vorrebbe rimuovere dalla sua realtà. Durante i dialoghi, come accade nel quotidiano, Else, prima di rispondere secondo quello che vuole il decoro borghese, pensa. Ed ecco che anche in scena quei pensieri vengono rivelati, in un continuo dentro e fuori la mente di Else. Tutti questi elementi assieme ci permettono di giocare continuamente su più piani con agilità, velocità e spesso anche con una risata. Il risultato è un’opera dove seguiamo la nostra protagonista ed empatizziamo con lei dall’inizio alla fine e dove i vari elementi eterogenei, quelli teatrali e quelli non propriamente teatrali, risultano indivisibili. .  
   
 

<<BACK