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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Settembre 2009 |
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SANITA’ IN VENETO: PRONTI A FARE PROPOSTE PER DECRETI ATTUATIVI FEDERALISMO FISCALE”. L’ANNUNCIO AL CONGRESSO NAZIONALE DELLA CIMO AD ABANO
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Abano Terme, 25 Settembre 2009 - “In questo momento esistono ancora troppe divisioni all’ interno delle regioni italiane su come affrontare un cambiamento della sanità oramai non più rinviabile. Occorre maggiore disponibilità al dialogo con il governo, più coraggio nell’ affrontare evoluzioni come l’abbandono della spesa storica nel riparto dei fondi, più disponibilità concreta ad affrontare una seria lotta agli sprechi, che oggi portano poche regioni (di certo non il Veneto) a determinare l’80% del deficit sanitario nazionale, per il semplice motivo che non sono in grado di governare come si dovrebbe la spesa sanitaria”. Lo ha detto il 25 settembre ad Abano Terme l’ Assessore regionale alla Sanità del Veneto Sandro Sandri, intervenendo al 29° Congresso Nazionale della Cimo, importante sindacato dei medici ospedalieri. “Queste sfide il Veneto è pronto a coglierle – ha aggiunto Sandri – perché vogliamo e dobbiamo (come dovrebbero tutte le regioni) essere pronti all’ ingresso del federalismo fiscale ed alle conseguenze (positive) che esso avrà anche sulla Sanità Regionale”. A questo proposito Sandri ha sottolineato che “noi e, ritengo, anche altre regioni virtuose come Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, siamo pronti a confrontarci col governo e a presentare proposte concrete rispetto ai contenuti dei decreti attuativi che realizzeranno il federalismo fiscale”. Rispetto ai rapporti con la Cimo, Sandri li ha definiti “ sereni, rispettosi e costruttivi”, ed ha citato come esempi vari accordi raggiunti con la Regione sul piano economico e sull’ organizzazione del lavoro, come quello, “non facile ma alla fine definito con reciproca soddisfazione”, sui riposi dopo i turni di guardia. Rivolgendo parole di gratitudine ai medici per la dedizione con cui prestano la loro opera, Sandri ha concluso sottolineando che “per tutte le riforme che ci aspettano, tra le certezze che abbiamo c’è la qualità delle risorse umane sulle quali la Sanità può contare”. . |
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