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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Settembre 2009
 
   
  CAMBIAMENTI CLIMATICI: A BANGKOK OCCORRONO PASSI AVANTI DECISIVI PER L´ADOZIONE DI UN PATTO AMBIZIOSO A LIVELLO MONDIALE

 
   
   Bruxelles/Stoccolma, 29 settembre 2009 - La Presidenza svedese dell´Ue e la Commissione europea hanno invitato il 25 settembre i negoziatori internazionali a fare passi avanti decisivi per adottare un accordo globale ambizioso sui cambiamenti climatici, a due settimane dalla riunione di Bangkok che inizierà il 28 settembre. L´appuntamento di Bangkok è la penultima sessione preparatoria prima della conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Copenaghen a dicembre, durante la quale si dovrà concludere un accordo globale in materia. Il commissario all´ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: "L´unione europea ha definito un programma esaustivo per concludere l´accordo globale ambizioso che sarà necessario per evitare che i cambiamenti climatici raggiungano livelli pericolosi. Ora, dopo due anni di dibattiti, è giunto il momento che tutte le Parti si decidano ad impegnarsi pienamente per preparare il terreno in vista delle decisioni che dovranno essere prese a Copenaghen. A Bangkok sarà dunque necessario fare dei progressi decisivi. Di recente la Commissione europea ha presentato proposte sul tema dei finanziamenti, un elemento centrale dei negoziati. Mi rivolgo ora ai nostri partner nei paesi industrializzati e in via di sviluppo, certo che sapranno imprimere maggiore urgenza e ambizione alle proposte avanzate. ". Il ministro dell´Ambiente svedese, Andreas Carlgren, si è così espresso: "L´ue accoglie positivamente qualsiasi passo avanti, ad esempio la decisione del nuovo governo giapponese di incrementare sensibilmente l´obiettivo di riduzione delle emissioni del paese. Le incoraggianti dichiarazioni pubbliche che le maggiori economie emergenti hanno reso di recente sull´intenzione di contenere la crescita delle emissioni devono ora tradursi in azioni concrete ed essere oggetto di negoziato. I messaggi provenienti dai vertici delle Nazioni Unite e del G20 devono avere ripercussioni e trovare un riscontro a Bangkok. Noi leader politici intendiamo raggiungere un accordo e i negoziatori dovranno concentrarsi sugli elementi sostanziali ed essenziali. ". Il processo di Copenaghen - I negoziati intesi a preparare un accordo delle Nazioni Unite per la lotta ai cambiamenti climatici per il periodo successivo al 2012, anno in cui cesseranno di applicarsi alcune importanti disposizioni del protocollo di Kyoto, dovrebbero concludersi durante la conferenza di Copenaghen, prevista dal 7 al 18 dicembre 2009. Le ultime sedute preparatorie si terranno a Bangkok dal 28 settembre al 9 ottobre e a Barcellona dal 2 al 6 novembre prossimi. La posizione dell ´Ue - L´ue sta puntando ad un patto ambizioso e di ampia portata per evitare che il surriscaldamento planetario raggiunga i livelli pericolosi prospettati dalla comunità scientifica, vale a dire un aumento della temperatura di oltre 2°C rispetto alla situazione preindustriale. I dati scientifici rivelano che, per rimanere entro questa soglia, i paesi industrializzati dovranno ridurre le proprie emissioni di gas serra del 25-40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, mentre entro lo stesso anno i paesi in via di sviluppo si vedranno costretti a limitare la rapida crescita delle proprie emissioni a circa il 15-30% rispetto alla situazione attuale. L´ue si è impegnata unilateralmente ad abbattere le proprie emissioni di almeno il 20% rispetto al 1990 entro il 2020 e sta realizzando questo obiettivo con il pacchetto su Clima ed energia ( Ip/09/628 ). Si è inoltre impegnata ad arrivare ad abbattere le emissioni del 30% se altri paesi industrializzati accetteranno di realizzare riduzioni comparabili e se i paesi in via di sviluppo più avanzati economicamente daranno un contributo adeguato all´accordo. Il 10 settembre la Commissione ha presentato una proposta europea per incrementare i finanziamenti internazionali destinati ai paesi in via di sviluppo per azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici ( Ip/091297 ). Questo sarà il documento di partenza per il Consiglio europeo che, entro la fine di ottobre, dovrà decidere sulla posizione dell´Ue in merito al finanziamento. La riunione di Bangkok - Fino ra le tre sessioni ufficiali di negoziato tenutesi quest´anno hanno fatto registrare pochi passi avanti. La sessione informale di Bonn dello scorso mese si è conclusa con la presentazione di un documento di negoziato di oltre 250 pagine, scarsamente strutturato e incompleto. Se si vorrà concludere un accordo a Copenaghen, a Bangkok sarà necessario semplificare drasticamente questa bozza e avanzare più rapidamente. Occorrerà inoltre rendere più efficace l´intero processo negoziale, ad esempio costituendo piccoli gruppi paralleli in cui condurre i negoziati piuttosto che organizzare sessioni plenarie di grandi dimensioni. L´obiettivo prioritario dovrebbe essere quello di approvare alcuni elementi fondamentali dell´accordo di Copenaghen e procedere su questi. Per l´Ue tali elementi essenziali si possono così riassumere: riduzioni vincolanti delle emissioni per tutti i paesi industrializzati sulla base di impegni comparabili; interventi adeguati dei paesi in via di sviluppo per contenere le proprie emissioni; istituzione di un quadro d´azione sull´adattamento ai cambiamenti climatici; interventi volti a ridurre la deforestazione e il degrado forestale e a promuovere una gestione sostenibile delle foreste nelle regioni tropicali; aggiornamento delle regole di contabilizzazione per le variazioni nelle emissioni dovute all´utilizzo del suolo, ai cambiamenti di tale utilizzo e alla silvicoltura; espansione del mercato internazionale del carbonio per creare il sostegno finanziario necessario per i paesi in via di sviluppo e promuovere un abbattimento delle emissioni economicamente efficace; garanzia di un finanziamento pubblico internazionale ai paesi in via di sviluppo in grado di integrare il contributo del mercato del carbonio e gli investimenti nazionali; approvazione di un pacchetto esauriente di misure in materia di cooperazione e finanziamenti in campo tecnologico per accelerare lo sviluppo di un´economia mondiale a basse emissioni di carbonio. .  
   
 

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