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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Settembre 2009
 
   
  DONNE IN POLITICA: ATTUARE LA COSTITUZIONE

 
   
  Potenza, 29 settembre 2009 - “La sentenza del Tar di Lecce che azzera la ‘Giunta tutta al maschile’ di Taranto precede solo di qualche giorno la nomina storica di due donne ministro (e per di più senza obbligo di velo) nel Governo del Kuwait. Non so quale delle due notizie sia quella che mi dà più soddisfazione. Forse la seconda, perché è il risultato di una scelta politica che, persino sceicchi poco ‘abituati’ alla democrazia, hanno fatto, riconoscendo alle donne le stesse capacità di governare degli uomini”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Adeltina Salierno. “Da operatrice del diritto – aggiunge Salierno - che per lavoro frequenta le aule dei Tribunali, innanzitutto, più che in qualità di una delle tre donne che siedono in Consiglio regionale, mi sia consentito ribadire che non ho mai creduto in norme di legge, ‘quote rosa’ o corsie preferenziali per le donne in politica. Non credo nemmeno nel listino di maggioranza come ‘premio’ per pochi fortunati, figuriamoci nelle ‘quote rosa’. E’ sufficiente il riconoscimento dei diritti di rappresentanza politica delle donne, così come garantito dall’articolo 51 della Costituzione, che dovrebbe essere una priorità di ogni forza politica realmente democratica, a prescindere persino dal rispetto di una norma regolamentare interna. Dunque, che siano le sentenze ad affermare le pari opportunità in politica non è certo un bel segnale, piuttosto, mi auguro, sia un monito per la politica. Per questo, la vicenda di Taranto dimostra quanto ancora ci sia da lavorare per garantire nella politica (ma non solo, penso alle tante donne discriminate negli incarichi dirigenziali della Pubblica Amministrazione o nelle aziende) le pari opportunità per la rappresentanza istituzionale”. “E preoccupa – sottolinea Salierno - che tutto questo sia avvenuto nell´ambito del centrosinistra: il Pd ha principi solidi e regole su questo che dovrebbero valere anche quando si tratta di costruire Giunte o amministrazioni. Sono certa che questa questione avrà un suo peso nel dibattito congressuale del Pd a Potenza come a Roma perché si riconosca, una volta per tutte, che la presenza delle donne in ogni ambito del vivere civile, a cominciare dalle istituzioni è un elemento di civiltà che dovrebbe essere sempre rispettato, a prescindere dagli obblighi di legge in materia di pari opportunità. Il mio auspicio – continua l’esponente del Pd - è che la sentenza del Tar di Lecce serva da ‘apripista’ rispetto a numerose situazioni analoghe, purtroppo, presenti anche in Basilicata, come è testimoniato dalla Giunta Provinciale di Matera e da quella Comunale di Potenza senza donne. Un ripensamento da parte della maggioranza di centrosinistra che sostiene le due giunte, in fase solo iniziale di attività amministrativa, non mi sembra possa rappresentare un elemento così dirompente da sconvolgere un quadro politico più che solido in entrambe le Amministrazioni”. “In Italia, la preponderanza di una visione della politica ‘solo al maschile’ è trasversale e dannosa, con il risultato di rinunciare all’apporto prezioso dei talenti e delle idee delle donne. Di qui la necessità del riconoscimento a monte – conclude Salierno - nelle scelte politiche e amministrative, di questo ‘valore’ e dei diritti di partecipazione e rappresentanza politica delle donne. Senza questo cambiamento culturale non sarà possibile costruire la Basilicata del futuro”. .  
   
 

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