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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Settembre 2009
 
   
  BASILICATA, FUTURO SEMPRE PIÙ VERDE “NO” AL NUCLEARE”.

 
   
   Potenza, 29 settembre 2009 - “Riduzione delle emissioni di gas, incremento dell’energia da fonti rinnovabili e aumento dell’efficienza energetica. Il Piear è questo ma è soprattutto “no” al nucleare”. Il capogruppo del Pd in consiglio regionale e candidato alla segreteria con la mozione Franceschini, Erminio Restaino, interviene in merito al “Piano di indirizzo energetico ambientale regionale” presentato alla Iii commissione consiliare permanente e in attesa di approvazione da parte del Consiglio. “E’ un Piano all’avanguardia che raccoglie in pieno la sfida del 20-20-20 lanciata dall’Unione europea – spiega Restaino - ma è soprattutto una manovra che chiude definitivamente le porte alla minaccia del nucleare e che ristabilisce la sovranità della Regione in merito alle scelte energetiche perché il territorio è di chi lo vive e non di chi lo governa”. Per il segretario regionale del Pd, infatti, la legge 99/2009 sarebbe un “tentativo con cui il governo nazionale cerca di far tornare l’Italia nell’errore nucleare scavalcando le competenze delle Regioni e la volontà dei cittadini residenti. Ma la Basilicata prova a resistere anche in questo ostacolando le direttive anti-ambientali del governo Berlusconi e mettendo al primo posto non la guerra politica ma la difesa del territorio”. La Regione, infatti, recependo appieno le indicazioni comunitarie, si appresta ad attuare la cosiddetta “rivoluzione verde”. “La Basilicata – spiega Restaino si è posta l’obiettivo, entro il 2020, di ridurre del 20 per cento le emissioni di anidride carbonica, di ridurre i consumi del 20 per cento migliorando l’efficienza energetica e di impiegare il 20 per cento ed oltre di fonti rinnovabili sul consumo energetico complessivo. Le finalità del Piear sono, in generale, quelle di garantire un adeguato supporto alle esigenze di sviluppo economico e sociale attraverso una razionalizzazione dell’intero comparto energetico e una gestione sostenibile delle risorse territoriali mettendo al primo posto: risparmio energetico, rispetto dell’ambiente e autoproduzione di energia. Obiettivi – spiega - che non trovano risposta nei tentativi governativi di nuclearizzazione del territorio in quanto è risaputo che il nucleare è una tecnologia vecchia, inquinante, insicura e costosa che non risolverà i problemi energetici del Paese. Le indicazioni contenute nel Piear, invece, garantiscono un incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che per loro definizione si rigenerano in maniera autonoma e non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Dall’eolico al solare fotovoltaico, alle biomasse all’idroelettrico, il Piear, impone una scelta di qualità, per cui gli impianti potranno essere istallati solo in zone non sensibili dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale, e saranno comunque privilegiati quei programmi in grado di apportare benefici concreti e tangibili al territorio e alle comunità locali”. Il Piano di indirizzo energetico, infatti, ha ricevuto anche il plauso di associazioni da sempre impegnate nella difesa dell’ambiente come Legambiente e Wwf Basilicata. “Questa approvazione – spiega Restaino – conferma il fatto che tra gli obiettivi non c’è solo l’incremento di energia e il raggiungimento dell’autosufficienza nella produzione ma anche il rispetto del contesto ambientale. Un piano dunque che riesce a dare risposte tanto ai fabbisogni di crescita economica quanto alla tutela del territorio. Anche per questo – conclude Restaino – vedo per la Basilicata un futuro sempre più verde”. .  
   
 

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