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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Settembre 2009
 
   
  SPAZI DI CONFINE / SPAZI DI CONFLITTO MARTINA DELLA VALLE, ALESSANDRA SENSO ODONI, CARLO STEINER, PAOLA VERDE MILANO DA GIOVEDÌ 22 OTTOBRE A VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2009

 
   
   Milano, 29 settembre 2009 - La mostra Spazi di Confine/spazi di Conflitto riunisce quattro artisti – Martina della Valle, Alessandra Senso Odoni, Carlo Steiner, Paola Verde – invitati a confrontarsi sul tema degli spazi di confine e di conflitto, intesi nelle loro più diverse accezioni (in senso fisico, sociale, politico, intimo). Spazi che si situano tra il pubblico e il privato, tra la sfera individuale e quella sociale; spazi aperti alla protesta e/o alla proposizione di nuove logiche e interpretazioni. Nell´accezione fisico-geografica, essi sono intesi come quegli spazi che hanno la prerogativa di essere vuoti, marginali, periferie dello spazio e della mente che, per la loro mancanza di definizione, diventano luoghi di libertà frequentemente re-interpretati dagli artisti. La loro marginalità – che li sottrae alle dinamiche dello spettacolo e del consumo – permette lo svincolamento dalla società attuale e dalla sua inesauribile richiesta di merce: non essendo luoghi-vetrina, qui spesso si esplicano forme di creatività meno omologate, rinascono aggregazioni, forme di socialità, di azione e interventi alternativi e critici. E sono spesso proprio gli artisti a chiederci di guardare a questi spazi come a luoghi da far rinascere creativamente e criticamente. Gli spazi di confine e di conflitto sono anche interiori, intimi. Sono le zone dello scarto tra memoria e realtà; costituiscono lo spazio decisionale che si pone tra il sì e il no, quello dove si gioca la scelta personale. Paola Verde presenta La Zona (2009), un wall-paper realizzato con una serie di fotografie di fabbriche dismesse dell´area metropolitana milanese. Alcuni di questi luoghi non esistono più, hanno ceduto il passo alla città che cresce, i loro scheletri ingombranti divenuti inutili sono stati sostituiti da centri commerciali multifunzione. Di molti di loro, oggi, non resta che il ricordo. I luoghi industriali fotografati da Paola Verde subiscono una trasposizione estetica che è frutto di una combinazione tra architettura, memoria e storia. I festoni che costituiscono Festhyssen (2008) di Carlo Steiner, che dal soffitto della galleria si estendono fino all’altezza degli occhi del pubblico, sono realizzati impiegando gli articoli dei quotidiani usciti i giorni successivi al terribile incidente alla Thyssen-krupp. Attraverso l´effetto di spaesamento provocato nell´osservatore, che si ritrova al confine tra i concetti di “festa” e “decorazione” - veicolati dal festone – e quello di “morte” - evocato dal ricordo del tragico evento – l’artista propone una riflessione sull’informazione mediatica, di frequente mistificante e sulle complesse relazioni che si instaurano su un´arte di denuncia e il luogo cui è destinata, spesso lo spazio di una collezione privata (qui l´artista considera il doppio ruolo della famiglia Thyssen, industriali e collezionisti, come destinatario del lavoro dell´artista). Martina della Valle ragiona sul tema della presenza e dell´assenza, realizzando Framed Memories#1-berlin (2009), una serie di nove opere uniche costituite da vecchie fotografie di famiglia ognuna delle quali mascherata da un passe-partout, sigillato con ceralacca, che lascia libero alla vista un unico dettaglio. L´intento dell´artista è di preservare il significato e il valore delle immagini, proteggendole dallo sguardo, per salvaguardare le storie narrate e custodirne la loro carica evocativa. L´osservatore viene stimolato, attraverso i dettagli visibili, a dare un nuovo significato e a costruire una storia filtrata dalla propria esperienza. L´installazione Personal Memory Bank. Your ideas are in good hands! (2009) di Alessandra Senso Odoni indaga il confine tra la sfera privata e quella pubblica attraverso i due principali motori della contemporaneità, il denaro e il sesso. Invadono lo spazio di un´intera sala della galleria un centinaio di casseforti di varie dimensioni ricavate da scatole di cartone – ognuna identificata da una parola chiave e da un disegno – che custodiscono i segreti, le ansie e le paure di ognuno. Per l´intero svolgimento della mostra, la cassaforte “Sex” collocata al centro della sala è adibita a raccoglitore di opinioni: il pubblico è invitato a imbucarvi un proprio pensiero e al termine dell´esposizione essa verrà sigillata. Spazi di Confine / Spazi di Conflitto segna l´interesse di Arte Borgogna per la giovane arte contemporanea inaugurando un nuovo indirizzo espositivo parallelo a quello già consolidato. Gli artisti: Martina della Valle (Firenze, 1981) - Diplomata nel 2003 al corso triennale di Fotografia dell´Istituto Europeo di Design di Milano, ne fa oggi parte come docente. Ha partecipato al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti a Como, visiting professor Joan Jonas (2007), ha vinto il programma di residenza dalla Dena Foundation al Centre des Recollets di Parigi (2007) e ha partecipato al programma di residenza Air Onomichi a Hiroshima (2009). Diverse le mostre personali, tra cui alcune alla Galleria Artropia, Milano; tra le ultime collettive si segnalano: “Da Guarene all’Etna”, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba (Cn, 2009); “D. A. B”, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2009); Point of View, Galleria Jarach, Venezia (2009); “Re-enacted Painting”, Viafarini, Milano (2008); “D. A. B”, Galleria Civica di Modena (2008); “Paesaggio del Corpo”, Biennale Internazionale di Fotografia di Brescia (2008). Ha inoltre collaborato come fotografa con diverse riviste, tra le quali Mood, Case da Abitare, Io donna, Urban, Made05, Rolling Stone, Cross, Art. It Jp, Kunst Zeitung. Vive e lavora tra Milano, Firenze e Berlino. Alessandra Senso Odoni (Bergamo, 1977) - Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua ricerca combina diversi linguaggi e media artistici (installazioni, pittura, elaborazione digitale, performance, videoarte). Nel 2009 ha esposto a Berlino nella personale “Derelict Building”, presso Xlab Corrosive Art Farm. Tra le ultime collettive si segnalano “Street Without Wall”, Villaggio San Sebastiano, Firenze (2009); “Pop Disaster”, Polarexpo, Bergamo (2009), “Scala Mercalli”, Auditorium parco della Musica, Roma (2008). Nel 2001 ha partecipato al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti, con mostra a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Angela Vettese; nel 2009 ha vinto la residenza “Salerno in vita – Meeting nazionale della creatività giovanile”. A partire dal 1996 ha inoltre realizzato murales in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano. Carlo Steiner (Terni, 1957) - Ha studiato scultura alla Naba di Milano con Kengiro Azuma. La sua indagine è attualmente rivolta ai meccanismi di formazione della notizia e alla presunta autorevolezza dell’informazione. Tra le mostre recenti si segnalano: “Nopassword n. 0”, Genova, 2009; Xx Festival Euromediterraneo Rassegna video, Altomonte (Cs); “Italian Light”, Mirbach Palace, Bratislava City Gallery (Slovacchia, 2008); “Epoché”, Gagliardi Art System, Torino (2007); “Linee all´orizzonte. Paesaggio tra descrizione e astrazione”, Galleria d’Arte Moderna, Genova (2007); “Outlook #1 - Panorama italiano”, Palazzo Bricherasio, Torino (2006); “Defrag”, Fabbrica del Vapore, Milano (2006). “Frequenze”, Roberta Lietti Arte Contemporanea, Como (2006); “Un ordine improbabile”, Flash Art Show, Bologna (2005). Workshop: “Independence”, 1:1 project, Roma, 2008. Vive e lavora a Milano. Paola Verde (Milano, 1976) - Ha frequentato l´Istituto Italiano di Fotografia e ha conseguito la laurea in Architettura al Politecnico di Milano. La sua ricerca fotografica è incentrata sullo studio delle città, sulle loro mutazioni, i loro margini e confini. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all´estero. Nell’ultimo anno ha esposto con Marcello Gungui nella mostra "The Invisible Cities" presso Xlab Corrosive Art Farm a Berlino; "I nuovi paesaggi: dove il cielo non è più blu", Galleria d´Arte Contemporanea Famiglia Margini, Milano; "Muralismo Morte" Motoren Halle, Dresda; "Unscheduled#1", Traffic Gallery, Bergamo; "Ritmi afrofuturisti", Cox 18, Milano. Le sue fotografie, inoltre, sono apparse su numerose riviste. Ha inoltre curato mostre ed eventi in ambito istituzionale ed eventi artistici illegali in edifici dismessi. Vive e lavora a Berlino. .  
   
 

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