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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Ottobre 2009 |
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PUGLIA: PROGETTO PILOTA HOSPITIS: E L’ACCOGLIENZA DIVENTA…DI CASA
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Ne ha parlato l’assessore Barbanente nell’ambito della 2° Festa nazionale dei Borghi Autentici d’Italia. L´assessore Barbanente il 2 ottobre a Melpignano per concludere i lavori della 2a Festa nazionale dei Borghi Autentici d’Italia "Ospitare sostenibile in un borgo italiano. Politiche e buone pratiche". Sarà l´occasione per illustrare le politiche regionali per la riqualificazione dei piccoli centri. Esse sono fondate sul riconoscimento dei valori identitari del territorio pugliese e su una visione dello sviluppo regionale incentrata sulla messa a sistema dei valori patrimoniali dei paesaggi pugliesi e sul loro riconoscimento sociale come risorsa strategica per la promozione di progettualità locale. Esempio concreto di attuazione di questa visione è il “Progetto Pilota Hospitis” per la promozione turistica dei borghi minori pugliesi mediante lo sviluppo di sistemi di ospitalità diffusa e il recupero a tal fine di patrimonio edilizio storico abbandonato e degradato. Ma non solo. Il progetto è un tassello importante della strategia di tutela, messa in valore e riqualificazione dei beni patrimoniali della regione e esempio particolarmente significativo della nuova visone di sviluppo che vi è sottesa. Uno sviluppo che ha un suo punto di forza in una forma di turismo strettamente integrata sia a tanti altri settori produttivi, dall’agricoltura all’artigianato al commercio, sia alla valorizzazione delle risorse umane, produttive e istituzionali endogene e al miglioramento della qualità dell’ambiente di vita delle popolazioni. Uno sviluppo che coinvolge profondamente gli abitanti e i produttori di paesaggio nella sperimentazione di progetti di sviluppo locale ‘autosostenibile’. Il “Progetto Pilota Hospitis”, inoltre, intercetta gli obiettivi dello scenario strategico del nuovo Piano paesaggistico regionale: la valorizzazione dei paesaggi dell’interno in un rapporto di integrazione e scambio con i paesaggi costieri, la riduzione della dipendenza economica, l’articolazione dell’ospitalità, lo sviluppo di un turismo ambientale, culturale, enogastronomico sovrastagionale; l’orientamento degli obiettivi di qualità paesaggistica verso la qualità dell’abitare, del produrre, del consumare, attraverso la riqualificazione del patrimonio storico-culturale, l’attivazione di nuove filiere agroalimentari a base locale e l’organizzazione di mercati locali e reti corte di produzione e consumo . |
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