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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Ottobre 2009
 
   
  LE DISEGUAGLIANZE TRA I SESSI SONO ANCORA PRESENTI NEL SETTORE DELL´ISTRUZIONE

 
   
   Bruxelles, 6 ottobre 2009 - Nonostante i progressi registrati negli ultimi anni le differenze e le diseguaglianze tra i sessi persistono nell´istruzione in termini di scelta di materie e di risultati, nonché sotto il profilo di alcuni aspetti culturali dell´istruzione e della formazione. È una delle principali conclusioni che emergono da una nuova relazione di esperti indipendenti sulla dimensione di genere nell´istruzione, pubblicata dalla Commissione europea. Gli autori sottolineano anche che le differenze tra i sessi sono strettamente connesse ad altri fattori quali la classe sociale, l´appartenenza ad un gruppo etnico o ad una minoranza e invitano i responsabili politici a tenerne conto. La relazione, intitolata "Gender and education (and employment) - lessons from research for policy makers" (Genere e istruzione (ed occupazione) - insegnamenti tratti della ricerca da presentare ai responsabili politici), affronta in particolare le seguenti questioni: Come sorgono le diseguaglianze tra i sessi e come sono riprodotte nella scuola contemporanea, nel settore dell´occupazione e nella società in senso ampio? Perché l´abbandono scolastico è più frequente tra i ragazzi che tra le ragazze? Perché le ragazze e le giovani donne non sono attirate dai corsi di matematica, scienza e tecnologia e dalle corrispondenti carriere? La relazione è stata redatta dalla rete indipendente Nesse, (Network of Experts in Social Science of Education and training) e riassume le principali conclusioni di ricerche internazionali condotte sulla dimensione di genere e l´istruzione e ne mette in evidenza le implicazioni ai fini della definizione e dell´attuazione delle politiche in questo settore. La relazione esamina i fatti e le raccomandazioni concrete che possono rivelarsi utili per i responsabili e i decisori politici nel settore dell´istruzione e i relativi settori d´intervento delle autorità pubbliche. Principali conclusioni - I ricercatori sottolineano che la classe sociale, l´appartenenza ad un gruppo etnico o ad una minoranza contribuiscono a formare un´immagine complessa della quale è difficile isolare le differenze e le diseguaglianze tra i sessi nei risultati in materia d´istruzione. Di conseguenza, affermano che le politiche non dovrebbero trattare le donne e gli uomini, le ragazze e i ragazzi, come gruppi omogenei nella definizioni delle azioni da intraprendere. Lettura: la ricerca dimostra che gli atteggiamenti e il comportamento nei confronti della lettura sono determinati in gran parte dal sesso. Secondo i dati disponibili, indipendentemente dai gruppi etnici o le culture ai quali appartengono, i ragazzi provenienti dalle classi operaie hanno una maggiore probabilità di incontrare difficoltà d´alfabetizzazione e di abbandonare presto la scuola. Studi universitari: la relazione rivela che il genere rimane un fattore determinante in alcuni settori degli studi universitari; gli uomini sono più presenti nei settori delle scienze, l´edilizia e l´ingegneria industriale mentre le donne nelle arti, le scienze umane e le discipline relative all´assistenza e alle cure. Ruolo dei genitori e dei coetanei: risulta dalla ricerca che i genitori e i coetanei svolgono un ruolo determinante nella dimensione di genere; possono rafforzare e rafforzano effettivamente le attese e i comportamenti stereotipati in base al sesso di appartenenza. Appare inoltre molto importante l´atteggiamento degli insegnanti nel facilitare il cambiamento. Classificazione degli studenti per attitudini: secondo la relazione, i paesi i cui sistemi d´istruzione praticano una classificazione molto selettiva degli studenti sulla base delle loro attitudini possono rivelarsi svantaggiosi per le ragazze e le donne in matematica e nelle scienze così come per i ragazzi che possono essere orientati - in misura sproporzionata - verso classi di apprendimento inferiori. Cosa si può fare? Per gli autori della relazione, l´uguaglianza tra i sessi non è casuale. Essi suggeriscono che la promozione dell´uguaglianza dei sessi nell´istruzione passa per la promozione dell´uguaglianza nella cultura e nei processi educativi. Stando agli elementi disponibili, un sistema scolastico attento e rispettoso ai bisogni di tutti e non gerarchizzato non soltanto riduce l´abbandono scolastico precoce di ragazzi e ragazze, ma favorisce anche atteggiamenti positivi nei confronti dell´apprendimento permanente incoraggiando così l´istruzione e la formazione lungo tutto l´arco della vita. Le ricerche segnalano che più una società è equa in termini economici e sociali, più è elevata la probabilità di parità uomini/donne nell´istruzione. La relazione sostiene che la disparità tra i sessi è difficile da comprendere ed affrontare se si considera isolatamente dalle altre ingiustizie culturali, politiche, economiche e affettive e che è in un contesto d´uguaglianza e di giustizia sociale in senso ampio che questa disparità può essere affrontata nel modo più efficace. La relazione sarà distribuita e sarà oggetto di discussioni nel corso della prossima conferenza dedicata alla dimensione di genere nell´istruzione che sarà organizzata dalla presidenza svedese il 17-18 novembre 2009 a Uppsala ed alla quale parteciperanno molti responsabili politici. .  
   
 

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