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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Ottobre 2009
 
   
  VAL D’AOSTA: INTERVENTO SU ECOSISTEMA RISCHIO 2008

 
   
  Aosta, 7 ottobre 2009 - In relazione alle notizie diffuse dagli organi di stampa in merito ad una rilevazione condotta da Legambiente e dal Dipartimento nazionale della protezione civile finalizzata a valutare le attività messe in opera dalle amministrazioni locali per la prevenzione e la mitigazione del rischio, denominata “Ecosistema rischio 2008”, l’Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Vierin, evidenzia che «il documento, nel confermare come ampie aree della nostra regione siano caratterizzate da condizioni di elevato rischio idrogeologico, dà anche atto dell’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni dai Comuni e dalla regione per dotarsi degli strumenti più idonei a fronteggiare tali rischi. Il documento afferma, infatti, che è la Valle d’Aosta tra la percentuale più alta di Comuni che svolgono un positivo lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico e che hanno provveduto all’aggiornamento dei piani d’emergenza. Per quanto concerne i vincoli all’edificazione nelle aree a rischio idrogeologico, il già ottimo risultato indicato nella rilevazione del 2008, è oggi ulteriormente migliorato in quanto 71 comuni sono dotati di questo importante strumento di tutela approvato ai sensi della normativa regionale in materia di urbanistica. L. R. N. 1171998, mentre gli altri 3 hanno in corso le procedure di approvazione e per i quali continuano comunque a persistere i vincoli del Piano dell’assetto idrogeologico (Pai). » L’assessore chiarisce anche che «le valutazioni condotte dallo studio attribuiscono un peso rilevante agli interventi di delocalizzazione, azione che nella nostra regione è previsto sia da attuare a valle di una valutazione di rischio, che escluda la possibilità di realizzare opere di protezione, data l’estrema rarità di terreni adatti all’edificazione, sia perché territorio di montagna, sia per il diffuso grado di pericolosità presente. » L’assessore ricorda infine che «la realizzazione di un sistema di protezione civile locale e di allertamento, efficiente e puntuale, e l’imposizione di vincoli dell’uso del territorio tali da impedire l’aumento delle abitazioni nelle aree a rischio, abbinati ad un controllo attento del territorio e ad un importante programma di interventi di protezione hanno permesso alla Regione di diventare un punto di riferimento nella previsione e prevenzione dei rischi idrogeologici, non solo sotto gli aspetti tecnici, ma anche per quelli organizzativi, permettendo così di garantire un elevato livello di tutela della pubblica incolumità in caso di necessità». .  
   
 

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