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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Ottobre 2009
 
   
  LAVORO FVG: SARA´ MIGLIARATA LA LEGGE REGIONALE SUL MOBBING

 
   
  Aviano (Pn), 7 ottobre 2009 - Il fenomeno delle molestie morali e psicofisiche nell´ambiente di lavoro è complesso ed il Friuli Venezia Giulia è stata una delle prime Regioni italiane a dotarsi di una legge, la 7/2005, che, anche in assenza di una normativa statale organica, ha cercato di intervenire nei confronti di questo fenomeno. "Oggi però sussistono gli elementi per pensare ad un miglioramento di questa norma inserendola, per armonizzarne gli interventi, nel testo unico sul lavoro e cioè nella L. R. 18/2005" ha dichiarato ieri l´assessore al Lavoro Alessia Rosolen partecipando questa mattina al convegno "Il benessere del lavoratore tra stress, lavoro correlato e prevenzione" organizzato ad Aviano dall´ I. R. C. C. S. Centro di Riferimento Oncologico - Istituto Nazionale Tumori. "Se l´inserimento della norma sul mobbing in quella sul lavoro è ormai essenziale - ha continuato l´assessore - è altrettanto importante allargare la tipologia degli interventi, incrementare l´attività dei Punti d´ascolto e promuovere nelle aziende la consapevolezza che benessere lavorativo e conciliazione famiglia-lavoro sono spesso all´origine di una maggiore produttività". "I Punti di Ascolto si sono rivelati un osservatorio privilegiato per la comprensione di alcune dinamiche relative al disagio lavorativo, ha rilevato l´assessore, ricordando che attualmente in Friuli Venezia Giulia ce ne sono 7, accreditati dalla Regione e costituiti dalla Provincia di Pordenone, dalla Cisl di Pordenone, dalla Provincia di Udine, dalla Cisl di Gorizia, dall´ Associazione Map di Gorizia, dalla Uil di Trieste e dal Comune di Trieste. La scelta del Friuli Venezia Giulia di affidare la gestione dei Punti di Ascolto ad enti locali ed associazioni è rimasta unica nel panorama nazionale (le altre regioni hanno scelto le più istituzionali aziende sanitarie), rivelandosi, ha notato Alessia Rosolen, appropriata per la capacità di offrire un approccio più amichevole, facilitando l´instaurarsi di relazioni di fiducia. In 2 anni di attività ai Punti di Ascolto si sono rivolte più di 750 persone "ma avrebbero potute esser probabilmente di più se il lavoro di questi centri fosse stato maggiormente pubblicizzato" ha spiegato Rosolen, confermando che, da un´indagine fatta su un campione di 1000 unità, solo il 13 per cento degli intervistati sapeva della loro esistenza. Comunque, ha concluso l´assessore, nel corso dell´ultimo anno il ruolo di regia della Regione si è fatto più intenso ed il monitoraggio dei dati raccolti sulla tipologia degli utenti dei Punti d´Ascolto ha evidenziato come il disagio sui luoghi di lavoro investa trasversalmente uomini e donne, aziende grandi e piccole, pubbliche e private, senza significative prevalenze nell´uno o nell´altro settore. E come anche la tipologia dei problemi emersi non si limiti alle ipotesi di "mobbing" individuate nel 2005 dal legislatore. . .  
   
 

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