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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Ottobre 2006
 
   
  AIUTARE LE AZIENDE ITALIANE AD INVESTIRE IN CINA, E, OBIETTIVO ANCORA PIÙ INNOVATIVO, PROVARE A CONVINCERE GLI IMPRENDITORI CINESI AD INVESTIRE IN ITALIA. ECCO IL PUNTO DI PARTENZA DEL MANDARIN FUND, IL NUOVO FONDO DI PRIVATE EQUITY LANCIATO DAL GRUPPO SANPAOLO IMI.

 
   
  Torino, 23 ottobre 2006 - Il secondo dei 12 appuntamenti della Newsletter Fare Impresa in Cina, l’iniziativa congiunta di Sanpaolo Imprese e Il Sole 24ore Radiocor, sarà appunto dedicato al Fondo Mandarin, con interviste e approfondimenti. Tra gli interventi: Lorenzo Stanca, direttore per le strategie operative di Sanpaolo Imi, Francesco Della Valentina, managing partner di Mandarin Capital Partners, Enrico Ricotta, founding partner di Mandarin Fund. “L´idea che perseguiamo è di sfruttare le notevoli sinergie a livello industriale che legano i due Paesi, per creare del valore aggiunto nelle aziende target. " ha spiegato Francesco Della Valentina. "Si tratta di operare lungo due linee di intervento che sono le due facce della stessa medaglia. Da un lato la Cina, benché spesso imbattibile dal punto di vista del costo della manifattura, ha bisogno di rafforzarsi in aree fondamentali della gestione come marketing, logistica, reti di vendita e distribuzione, design e via dicendo. Dall´altro lato, alcuni dei comparti industriali in cui l´Italia è storicamente leader sono in difficoltà soprattutto a causa della loro aumentata base di costi. Perché allora non unire i punti di forza di queste due diverse realtà? “ Altra particolarità del Fondo è la scelta di puntare soprattutto su filiere produttive tradizionali, a differenza della maggior parte dei fondi attualmente operanti sul mercato cinese focalizzati sui settori hi-tech e su operazioni di venture capital. "Il motivo ", sottolinea Ricotta "è che attività che da noi sono definite ‘mature’, in Cina non lo sono affatto. Anzi è proprio in questo settore che si gioca la crescita del Paese" Anche per le Pmi cinesi si tratta di una grande opportunità. "La strada indicata dal governo di Pechino con la politica del going abroad è quella giusta. Solo ´acquisizione di marchi e di competenze in materia di sviluppo e marketing dei prodotti, può consentire alle aziende cinesi di venire fuori dalla ‘trappola del terzismo’. Per questa ragione - spiega Lorenzo Stanca - riteniamo che l´intervento di operatori finanziari specializzati, quali fondi di private equity orientati a fungere da collegamento tra le diverse economie possa costituire un veicolo importante nell´implementazione di questo processo. " Lo dimostra il favore con cui le autorità cinesi hanno accolto la prima iniziativa di questo genere rivolta alla Cina, ossia Mandarin Fund. La fase di pre-marketing, in cui si raccolgono le manifestazioni di interesse dei potenziali investitori, per Mandarin Fund è già iniziata. L´operazione fa capo a Banca Imi, la Investment Bank del Gruppo Sanpaolo Imi che ha il ruolo di placing agent. Entro la fine di quest’anno dovrebbe essere completata la raccolta delle adesioni e, a partire dai primi mesi del 2007, lo strumento potrà essere considerato pienamente operativo. .  
   
 

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