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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Ottobre 2006
 
   
  EVIDENTI DISPARITÀ NELLE CURE PER IL CANCRO IN EUROPA INCIDONO SULLE PROBABILITÀ DI SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI CANCER UNITED CHIAMA ALL’AZIONE

 
   
  Bruxelles, 23 ottobre 2006 – Una nuova analisi sulle cure per il cancro in Europa, pubblicata il 19  ottobre, rivela differenze significative nell’entità e nella rilevanza dei servizi offerti ai malati di cancro europei. Dall’analisi del Professor Rifat Atun, Professor of International Health Management (docente di gestione sanitaria internazionale) all’Imperial College di Londra, è emerso che: Le probabilità di sopravvivere al cancro dipendono dal luogo in cui i pazienti abitano all’interno dell’Unione europea. I pazienti appartenenti ai gruppi socio-economici inferiori e delle aree rurali hanno un accesso più limitato a cure di qualità rispetto a quelli appartenenti ai gruppi socio-economici più elevati. L’accesso a cure di qualità globali varia a seconda dei diversi tipi di cancro. Il Professor Atun ha affermato: “Sempre più cittadini europei sono affetti da cancro. Le stime indicano che entro il 2020 il numero dei nuovi casi aumenterà del 25%, sino a raggiungere i 3,4 milioni”. Dalla relazione si evince che i tassi di sopravvivenza sono notevolmente inferiori ai risultati potenziali. “Se non miglioriamo i servizi di cura per il cancro in tutta Europa, sempre più cittadini moriranno perché non hanno ricevuto il trattamento migliore", prosegue il Professor Atun, aggiungendo che “È necessario che l’Europa affronti con un approccio strategico la gestione di tale patologia. Da troppo tempo si attende, infatti, un impegno concertato da parte degli Stati membri e dell’Unione europea”. L’analisi è stata illustrata durante la presentazione di Cancer United, una nuova campagna in favore dell’istituzione di piani nazionali globali di lotta contro il cancro in tutti gli Stati membri. Durante la presentazione, il Professor John Smyth, presidente della campagna e professore di oncologia medica presso la Edinburgh University, nonché presidente della Federation of European Cancer Societies (la federazione delle associazioni europee di cancro), ha dichiarato: ”Ogni paziente affetto da cancro merita il meglio. Sappiamo che piani nazionali globali di lotta contro tale patologia funzionano, come dimostrano i paesi che hanno dato la debita priorità alle cure per il cancro e che vi hanno destinato risorse. Le prassi migliori dovrebbero essere condivise in tutta Europa: le probabilità di sopravvivenza di un malato non dovrebbero dipendere dalla geografia. Dobbiamo cambiare questa situazione. " Ingrid Kössler, co-presidente di Cancer United e presidente dell’associazione svedese di cancro al seno, ha aggiunto: “Quando mi è stato diagnosticato il cancro al seno, ho preso le decisioni sbagliate perché non disponevo di informazioni sufficienti. Secondo me, quel che più conta è che i pazienti abbiano accesso ad informazioni di qualità e che possano discutere le possibilità terapeutiche con i medici, in modo che ogni paziente sia in grado di operare scelte informate. " La campagna Cancer United riunisce per la prima volta, in nome di un’unica causa, tutti i gruppi coinvolti nella cura del cancro: pazienti e relative associazioni, medici, infermieri, ricercatori, aziende del settore, politici nonché i maggiori istituti impegnati nella lotta contro il cancro. L’obiettivo è la raccolta delle firme di un milione di cittadini, al fine di esercitare pressioni sull’Unione europea affinché introduca una strategia contro il cancro. La campagna, che ha inizio a Bruxelles, visiterà tutti i paesi dell’Ue, comprese Bulgaria e Romania, paesi in fase di adesione. Riferirà a Bruxelles nel 2008. Www. Cancerunited. Org .  
   
 

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