Mercoledì 7 ottobre da Palazzo della Consulta è stato diffuso il seguente comunicato: "La Corte costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del Gip del Tribunale di Roma ha dichiarato l´illegittimità costituzionale dell´art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. Ha altresì dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale della stessa disposizione proposte dal Gip del Tribunale di Roma". Pertanto la Corte Costituzionale ha bocciato il cosiddetto lodo Alfano per violazione dell´art. 138 della Costituzione, vale a dire l´obbligo di far ricorso a una legge costituzionale, e non ordinaria, come quella usata dal lodo per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato. Il lodo è stato bocciato anche per violazione dell´art. 3, che sancisce il principio di uguaglianza. La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare l´illegittimità del lodo Alfano é stata presa a maggioranza. L´effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell´avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset .