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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Ottobre 2006
 
   
  UN FILO DIRETTO CON GLI ESPERTI NELLO “SPECIALE DEPRESSIONE” ONLINE SU SITO VILLAGGIODELLASALUTE.COM PER FARE CHIAREZZA SU UNA MALATTIA CHE SPESSO SPAVENTA

 
   
  Milano, 23 ottobre 2006 - Con l’arrivo dell’autunno ci sentiamo stanchi e pigri: il lavoro ci annoia, la vita familiare diventa fonte di stress e tutto ciò che solitamente ci appassiona sembra diventare improvvisamente privo di stimoli. Può trattarsi di una fase momentanea, dovuta al cambio di stagione, oppure di qualcosa di più serio, da verificare con attenzione, eventualmente con l’aiuto del medico. Il rischio maggiore, avvertono gli specialisti, è rappresentato dalla depressione, una patologia sempre più diffusa ed invalidante che colpisce in modo diverso uomini e donne. “E’ il modo in cui si manifesta che differenzia la depressione nell´uomo e nella donna. ” Sottolinea il Prof. Eugenio Aguglia, Ordinario di Psichiatria presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Trieste “Non si può infatti parlare di "depressione maschile" e di "depressione femminile", ma di caratteristiche differenti di questa patologia che si manifesta da un lato con segni di "aggressività", dall´altro con segni di "tristezza". Inoltre” continua lo specialista “negli uomini è molto meno visibile di quanto non sia tra le donne. ” Queste ultime ne sono maggiormente colpite fin dall´adolescenza (circa il doppio rispetto all’uomo). La fascia critica d´età va dai 18 ai 44 anni, con un picco che si innalza dopo i 25. I dati di incidenza si equivalgono tra i 44 e i 65 anni, mentre dopo i 65 ad essere più a rischio sono ancora le donne. Se a ciò si aggiungono le depressioni tipiche femminili, quali ad esempio quella post-partum o i cambiamenti dell´umore dovuti alla sindrome premestruale, si può dire che circa il 25% delle donne soffrirà, nell´arco della vita di almeno un episodio depressivo. Anche i giovani risultano essere vittime della depressione: il 5% degli adolescenti soffre di una forma clinicamente rilevante che, fino alla pubertà ha la stessa incidenza in entrambi i sessi, mentre successivamente colpisce prevalentemente le ragazze, a causa delle fluttuazioni ormonali degli estrogeni. La situazione è più preoccupante se si pensa agli anziani: secondo gli studi più recenti (Studio Ilsa - Italian Longitudinal Study on Aging), l’anziano italiano è il più depresso d´Europa; il 58% delle donne (con picchi elevati fra le vedove) ed il 34% degli uomini oltre i 65 anni. Si stima che, a livello nazionale, circa 5 milioni di anziani siano gravemente depressi. “Non sempre il mal di vivere, la noia o la malinconia sono riconducibili alla depressione ma è compito del medico capire se e come intervenire per non far degenerare una situazione che potrebbe aggravarsi. ” Spiega il Prof. Aguglia “A volte si parla di "disturbi corteo" vale a dire ansia, disturbi alimentari e del sonno. I sintomi possono essere vari e cambiare da persona a persona. In questo” conclude “medico di famiglia prima e specialista poi, svolgono un ruolo fondamentale. ” Per far chiarezza e capire meglio cos’è la depressione, quali possono essere le sue manifestazioni e come è possibile intervenire, è online lo “Speciale Depressione” sul sito www. Villaggiodellasalute. Com”, un dossier di approfondimento a carattere divulgativo che, oltre a fornire informazioni sulla patologia nelle diverse età dell’uomo, permette un confronto diretto con il Prof. Aguglia attraverso la sezione “Lo Specialista risponde”. Un glossario specifico sulla terminologia della depressione, inoltre, completa questo ‘Speciale’ che vuole essere uno strumento per sensibilizzare la popolazione così da evitare di trascurare i primi segnali e trovarsi, nel tempo, ad affrontare un problema molto più grande. La depressione è un disturbo grave che non va mai sottovalutato ed affrontato senza l’aiuto di medici esperti. .  
   
 

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