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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Ottobre 2009
 
   
  POTENZA, L´AUTORITRATTO DI LEONARDO DA VINCI A CORATO

 
   
  Potenza, 12 ottobre 2009 - L´autoritratto attribuito a Leonardo da Vinci, genio assoluto del Rinascimento Italiano vissuto a cavallo fra il 1400 ed il 1500, sarà esposto a Corato venerdi 30 e sabato 31. La mattina nell’Auditorium dell’Istituto Statale d’Arte dove sarà illustrato da un’équipe di esperti agli alunni delle ultime classi delle scuole superiori e nel pomeriggio alle 17. 30 per la cittadinanza presso la sala ricevimenti Corte Bracco dei Germani - mentre il giorno successivo sarà custodito presso il Museo della Città e del Territorio di via Trilussa. Difficile spiegare come si siano incontrate le strade di Leonardo da Vinci e di Corato: di mezzo ci sono un incontro fortuito e l´elezione di Rossella Quinto, il cui cognome tradisce evidenti origini coratine, a Sindaco del comune di Acerenza, dove, appunto è stato scoperto il dipinto che si suppone essere addirittura l´autoritratto del grande artista rinascimentale. Si tratta di una tavola di pioppo di cm. 60x44, ad olio, rintracciata a Salerno dallo studioso medievalista Nicola Barbatelli e riconosciuta oggi come il "Leonardo di Acerenza", per le origini lucane della famiglia che la possedeva. Sono state fatte numerose ed attente analisi di carattere scientifico - spiega Domenico Fino, coordinatore editoriale del mensile Lo Stradone che ha inserito questo evento all´interno dei festeggiamenti per il trentennale del giornale - condotte da importanti Istituti di Ricerca (Università di Pescara-chieti, Laboratorio Circe di Caserta, Istituto di Cibernetica del Cnr, Università di Napoli, Laboratori di Scienze e Tecniche Applicate ai Beni Culturali, storici dell’arte, grafologi, ecc. ) per determinare la specie arborea del legno di supporto, la misura dell’età radiocarbonica su micro frammenti di legno prelevati dal retro della tavola, il riconoscimento di minerali e dei composti presenti nei pigmenti e degli elementi chimici sia dello strato pittorico che di quello preparatorio. Numerose indagini stilistiche e grafologiche hanno concluso che sia la scritta “pinxit mea” presente sul retro della tavola, sia il metodo di pittura, possono essere attribuite alla mano di Leonardo, perché compatibili sia con le scritture autografe (codice atlantico) che con la tecnica da lui abitualmente usata negli altri dipinti a lui sicuramente attribuibili (metodo fiammingo tradizionale). Il legno di pioppo è stato usato da Leonardo costantemente, anche nei suoi altri lavori, inclusa Monnalisa. Il sottofondo è bianco ed il colori sono stati applicati nelle aree in luce, in strati molto sottili, che conferiscono luminosità al volto, mentre nelle zone in ombra i colori sono più spessi e scuri. La postura dell’uomo nel quadro è del tutto tipica di un autoritratto: la rotazione di un quarto del corpo e gli occhi che guardano diretti l’osservatore. L’aspetto è tipico del periodo rinascimentale, l’età abbastanza giovane, intorno ai 40 anni, il volto intenso, dagli occhi cerulei, capelli e barba fluenti castano chiari. Il personaggio è a mezza figura, il volto è di scorcio, si tralasciano i dettagli e l’interesse verte sulla psicologia: lo sguardo limpido e fermo diretto verso chi lo guarda, una figura forte, di impatto immediato, senza particolari esplicativi, per presentarsi e rendersi riconoscibile a tutti noi. Anche se rimane inevitabilmente qualche margine di dubbio, un alone di mistero non guasta, l’impressione vivacissima che si prova di fronte al dipinto, piena di energia, estremamente vivace ed espressivo. Il ritratto, insomma, è convincente sotto tutti gli aspetti e il successo che sta avendo nelle sue esibizioni pubbliche è la conferma del suo valore artistico». Certamente un’occasione unica per vedere da vicino un´opera di questo genere che, dopo la due giorni coratina, partirà per una serie di esposizioni all´interno di numerosi musei esteri. .  
   
 

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