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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Ottobre 2009
 
   
  ORSI, LUPI, AQUILE E GUFI REALI: LE SPECIE PIU’ RARE E NOBILI DI MADRE NATURA TORNANO A POPOLARE LE DOLOMITI

 
   
  I lupo è tornato a fare la sua comparsa sulle Dolomiti, dopo oltre 80 anni di assenza, e per farlo ha scelto le montagne di Dolomiti Stars. I resti di un esemplare adulto, morto per cause naturali, sono stati ritrovati nei pressi del Passo San Pellegrino nella Provincia di Belluno in Veneto. Era infatti dal 1929 che non si segnalava la presenza di questo animale sulle Dolomiti. Probabilmente si tratta di un esemplare proveniente dall’area balcanica, di Croazia e Slovenia, come l´ormai famoso “Orso Dino” che da alcuni mesi ha scelto le Dolomiti come dimora ideale per trascorrere le sue giornate. Questi esemplari sono una conferma di come molte specie rare stiano ricolonizzando le Dolomiti bellunesi: oltre all’orso e al lupo anche la maestosa aquila reale e lo splendido gufo reale. Animali rari che si aggiungono a cervi, caprioli, stambecchi, camosci, volpi, tassi, scoiattoli, lepri e numerose specie di volatili. Un segnale importante sinonimo della qualità che questi animali trovano nell’ambiente naturale dell’area di Dolomiti Stars, in tutte le zone del Consorzio dallo Ski Civetta, a Falcade-passo San Pellegrino, Arabba e Marmolada. Niente paura però, non si tratta di una minaccia per turisti e valligiani! Questi animali infatti (in particolare il Canis Lupus per natura schivo e timoroso) amano stare lontani da occhi indiscreti, si muovono soprattutto al calare della luce del sole e sono soliti rimanere nelle parti più impervie e difficilmente raggiungibili del territorio, evitando gli esseri umani e i luoghi affollati. “Inoltre – rassicurano gli uomini della Guardia Forestale - è più probabile che un lupo transiti attraverso il territorio della Provincia di Belluno passando lungo il corridoio che porta da est verso le aree montuose meno popolate e selvagge dell’Austria e della Svizzera, piuttosto che scelga per tutta una serie di motivazioni di stazionare qui in Italia” .  
   
 

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