Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Ottobre 2009
 
   
  PATTO SALUTE: PREMIALITA’ A REGIONI SU BASI INNOVATIVE

 
   
  Venezia, 12 ottobre 2009 - “Non è obbiettivamente ipotizzabile che nel nuovo Patto per la Salute possano essere perpetuati fondi e fondini a cui far attingere le Regioni in difficoltà come nel passato. Meglio pensare ad una sorta di ‘Fondo di Premialità’ utilizzabile sia da queste, sia da quelle virtuose: le prime a patto che dimostrino di aver compiuto concreti passi avanti sulla strada del risanamento; le seconde se saranno in grado di mantenere la situazione sotto controllo”. La proposta è stata avanzata dall’Assessore alla Sanità del Veneto, Sandro Sandri, nel corso degli incontri romani (Commissione Salute degli Assessori alla Sanità delle Regioni italiane il 7 ottobre, e Conferenza delle Regioni e Province Autonome oggi) con all’ordine del giorno ancora la discussione sul nuovo Patto per la Salute. “L’ideale – prosegue Sandri – sarebbe che questo fondo fosse implementato da risorse nazionali, ma anche se ciò non fosse, com’è probabile, ho proposto che si seguano strade alternative ed innovative, trovando una certa condivisione da vari colleghi”. In questo senso, Sandri indica 2 possibili fronti d’azione: “il primo – specifica l’Assessore del Veneto - potrebbe essere l’assegnazione di una priorità alle Regioni meritevoli per l’accesso ai finanziamenti riservati all’edilizia ospedaliera dal cosiddetto ‘ex articolo 20’; il secondo l’individuazione di alcune deroghe specifiche al Patto di Stabilità per consentire alle Regioni maggiori margini operativi a fronte del raggiungimento di buoni risultati nella gestione della spesa sanitaria regionale. Nel caso del Veneto – aggiunge Sandri – ci sta ad esempio molto a cuore la possibilità di assumere il personale medico ed infermieristico che manca, e la cui carenza, se protratta ancora a lungo nel tempo, rischia di allungare le liste d’attesa e di creare tensioni nell’attività quotidiana degli operatori”. .  
   
 

<<BACK