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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Ottobre 2009
 
   
  CONVEGNO SULLE FERROVIE DI MONTAGNA NELL´AMBITO DELLE CELEBRAZIONI PER I CENT´ANNI DELLA FERROVIA TRENTO - MALÈ

 
   
  Trento, 12 ottobre 2009 - Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha portato il suo saluto all´apertura dei lavori del convegno svoltosi il 9 e 10 ottobre , nell´aula Kessler della facoltà di Sociologia, nel contesto delle iniziative organizzate per celebrare i cent´anni della Ferrovia Trento - Malè. "Quale futuro per le ferrovie di montagna: opportunità da cogliere o costi da tagliare?" il titolo del convegno, aperto dal saluto del presidente di Trentino Trasporti, Vanni Ceola. "E´ un grazie, prima di tutto, quello che dobbiamo portare in questo momento di festa - ha detto il presidente Dellai -, pensando ai pionieri che un secolo fa ebbero una intuizione importante. Allora seppero tenere duro ed oggi è una lezione da tenere presente, mentre siamo chiamati a discutere su quale mobilità di trasporto scegliere per l´arco alpino. Oggi siamo di fronte ad ulteriori tappe di una strategia di lungo e medio periodo e questo è il valore e il principio che dobbiamo recuperare da queste giornate di studio: come essere all´altezza di questa storia? Appunto con idee capaci di lungo periodo, è questa la sfida da mettere in campo contro la deriva del nulla inconcludente. Se un secolo fa Oss Mazzurana si fosse fermato di fronte alla critica del primo comitato che dice "sul mio giardino non passi", oggi non avremmo il Trentino che abbiamo. Questo significa oggi essere classe dirigente. Il gusto di avere una idea da difendere contro chi, anche legittimamente, vede solo gli aspetti dell´oggi e non comprende che tra quindici anni le scelte fatte avranno valore strategico. Le idee non vanno solo rispettate, abbisognano di manutenzione. Oggi la sfida è quella di avere la stessa capacità di visione, usando tecniche, opportunità, risorse e linguaggi, di qui a quindici, vent´anni. Qui nasce Metroland, progetto politico e di governo che questa amministrazione porterà avanti. Sorridendo dico agli organizzatori di questo convegno che il titolo della relazione affidata all´ingegnere De Col suona "tra sogno e realtà". No, semmai andrebbe aggiornato come "dal sogno alla realtà". Ebbene, il bilancio che presenteremo a fine ottobre conterrà i primi stanziamenti biennali per questo grande progetto. Ci saranno i necessari confronti, anche strategici. In questo senso abbiamo tre grandi punti da tenere presenti. 1. La scelta di connetterci con la rete nazionale e internazionale delle ferrovie. 2. La costruzione di dorsali veloci che colleghino la città e i centri delle valli. Oggi la domanda di mobilità non è più quella di cento anni fa. 3. Costruite le dorsali che collegano Trento ai territori, ecco "l´ultimo miglio", ovvero a regime andrà sperimentata la riconversione totale di tutte le modalità di collegamento dei piccoli centri. Andrà cambiato il sistema del trasporto su gomma e andranno introdotte mobilità alternative: dalla fune ad altri sistemi che le tecnologie oggi offrono. Questo è il nostro disegno, così possiamo cercare di essere all´altezza di una scommessa forte che il Trentino seppe fare cento anni fa contro ogni tendenza ribassista. Va detto con forza: ci sono grandi opere che non servono, ma ce ne sono di quelle che servono, eccome. E´ stato così con la Trento - Malè, sarà così anche stavolta. Proprio la ferrovia che oggi festeggiamo per i cento anni ha creato opportunità di sviluppo e comunicazione, ha connesso territori. Questo non è solo "trasportismo", è un crocevia per scegliere un certo tipo di sviluppo e di relazione tra gente e territori. Il Trentino può mettere in campo tre miliardi di euro in vent´anni su questo grande progetto. Un pilastro attorno al quale ci deve essere sviluppo di qualità, attorno ad una idea policentrica di Trentino". .  
   
 

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