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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Ottobre 2009 |
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INDUSTRIA FVG: RIUNIONE IN REGIONE PER GRUPPO CARRARO
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Pordenone, 13 ottobre 2009 - Le istituzioni apprezzano la disponibilità del Gruppo Carraro a non procedere unilateralmente alla messa in mobilità dei lavoratori considerati in esubero negli stabilimenti di Gorizia e di Maniago (Pordenone), ma ribadiscono la loro contrarietà a tale strumento e insistono unitariamente nella ricerca di altre strade che portino all´adozione di ammortizzatori sociali. È il risultato dell´incontro avvenuto ieri nella sede della Regione a Pordenone tra il vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, i presidenti delle Province di Pordenone, Alessandro Ciriani, e di Gorizia, Enrico Gherghetta, i sindaci di Gorizia, Ettore Romoli, e di Maniago, Alessio Belgrado, e i rappresentanti del Gruppo Carraro: l´amministratore delegato Alexander Bossard, e il responsabile delle risorse umane, Mario Sgobbi. Da parte della proprietà è stato ribadito che il piano industriale presentato alle organizzazioni sindacali fotografa la pesante situazione del Gruppo negli stabilimenti di Maniago e di Gorizia e la conseguente necessità di giungere a una riduzione di personale onde consentire la prosecuzione dell´attività in termini di redditività. Nel contempo la proprietà ha confermato la disponibilità a non procedere unilateralmente con la mobilità e ha lasciato aperta la porta a lavorare su altre ipotesi, anche se costose per l´azienda. I rappresentanti delle istituzioni nell´esprimere la loro netta contrarietà alla mobilità, hanno affermato che essa avrebbe - in questo periodo così difficile - pesanti ripercussioni sociali, specie in zone deboli come il Goriziano e la Pedemontana pordenonese. Da qui la richiesta di procedere con la cassa integrazione per dare una speranza ai lavoratori e alle istituzioni il tempo per trovare possibili alternative occupazionali. Il vicepresidente Ciriani, facendo propria le richiesta dei presidenti di provincia e dei sindaci, ha chiesto al gruppo Carraro un segno di buona volontà, manifestando la disponibilità della Regione a valutare tutte le possibilità d´intervento con gli strumenti a disposizione. . |
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