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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Ottobre 2009 |
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IN SICILIA A NOVEMBRE IL BANDO SU IMPRENDITORIA GIOVANILE E FEMMINILE
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Palermo, 19 ottobre 2009 – ““La legge sugli aiuti alle imprese introduce un concetto, quello delle direttive assessoriali, che complica e allunga notevolmente i passaggi burocratici per l’attuazione del Programma Operativo-fers 2007-2013. Voglio inoltre ricordare che anche io sono un imprenditore, non faccio il politico di professione. Tutto farei tranne produrre ritardi mettendo in difficoltà il sistema delle Pmi siciliane. Il mio impegno contro la cattiva burocrazia che rallenta gli investimenti è cosa nota e lo sforzo che stiamo facendo come dipartimento è quello di essere vicini alle aziende sane cercando di dare risposte chiare in tempi brevi. Ma voglio assicurare tutti, l’assessorato all’Industria sta lavorando senza sosta e già entro la prima metà di novembre sarà pubblicato il bando da circa 53 milioni relativo all’imprenditoria giovanile e femminile. Attendiamo solo l’approvazione della convenzione con il soggetto concessionario da parte del dipartimento Programmazione. Ritengo che entro fine anno saremo in grado di pubblicare anche quello per le imprese di qualità. Sono assessore da circa tre mesi e voglio capire, prima di emanare bandi, se realmente le risorse a disposizione del Dipartimento Industria serviranno a creare sviluppo e occupazione in un momento di crisi come questo”. Lo ha dichiarato il 16 ottobre l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, prendendo spunto dalle sollecitazioni provenienti dal mondo imprenditoriale e da Confidustria Palermo. “Purtroppo lo strumento concepito dal legislatore, la legge 23 del dicembre 2008, comporta un allungamento dei passaggi burocratici, spezzettando l’attuazione del P. O. -fers in una miriade di interventi, costringendoci a emettere un bando per ogni singola misura. La legge di fatto – prosegue Venturi – integra quanto previsto dall’Unione Europea ma ci obbliga ad una dilatazione dei tempi: se l’Europa, attraverso il P. O-fers prevede pochi obiettivi strategici su cui operare, attraverso la legge 23, di fatto, si inseriscono dei passaggi obbligati come l’emanazione delle direttive assessoriali che causano una procedura di circa sei mesi per ogni singola misura” e ci impongono, ad esempio, di affidare la fase istruttoria ad un soggetto esterno all’amministrazione regionale allungando i tempi delle procedure di assegnazione. Le Risorse Comunitarie. Per quanto riguardo lo stato di attuazione delle misure di competenza dell’assessorato all’Industria, Venturi spiega: “Sull’asse 5 che riguarda lo ‘sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali’, insistono 9 linee di intervento. Per 3 di queste, per circa 50 milioni, i bandi sono stati pubblicati e chiusi e riguardano i finanziamenti ai consorzi Asi per gli interventi infrastrutturali e di servizi. Nello stesso asse ricadono le misure relative all’imprenditoria giovanile e femminile e le imprese di qualità. Sono 138 i milioni a disposizione per la ‘ricerca e l’innovazione tecnologica’ (asse 4): “le direttive assessoriali sono state elaborate e sono stati convocati il tavolo tecnico e partenariale. Dovrebbero andare in pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana entro fine anno. Se i tempi saranno rispettati i bandi vedranno la luce entro gennaio-febbraio del 2010”. Entro marzo 2010 dovrebbero essere pronti anche i bandi dell’asse 2 (‘uso efficiente delle risorse naturali), che prevede aiuti alle imprese per circa 376 milioni di euro. Fondo Unico Per Consolidamento Debiti. Sull’articolo 8 della legge 23 (fondo unico gestito dall’Irfis per il consolidamento dei debiti a breve nei confronti delle banche al 30 giugno 2008) Venturi precisa: “Regione, Abi e Irfis hanno sottoscritto una convenzione. Ogni singolo istituto bancario può concedere il prestito all’impresa che ne faccia richiesta, dopo avere fatto le verifiche previste dalla legge. Noi non possiamo obbligare la banca a concedere il beneficio a tutti i costi. Certamente la legge è stata attuata correttamente ma abbiamo scritto all’Irfis chiedendo una relazione dettagliata sullo stato di attuazione della legge. Se i numeri dovessero essere bassi evidentemente lo strumento non funziona a dovere e dovranno essere apportati dei correttivi dal legislatore, ad esempio per variare la data del consolidamento del debito, al momento fissata al 30 giugno 2008”. “Io penso, e lo sostenevo a maggior ragione quando ricoprivo la carica di presidente della Piccola Industria di Confindustria Sicilia, che – prosegue Venturi - se un’azienda crede ad un investimento perché è necessario per essere competitivi nel mercato lo fa senza aspettare il finanziamento pubblico. Nel recente passato una pioggia di miliardi è stata concessa alle Pmi; molte di queste risorse sono state slegate dagli obbiettivi necessari allo sviluppo e finite nelle tasche di faccendieri o soggetti vicini alla criminalità organizzata e mafiosa. La truffa allo Stato è diventata la regola. I posti di lavoro che - aggiunge - dovevano essere creati con i tanti strumenti messi a disposizione per la Sicilia dallo Stato e dall’Ue a sostegno dello sviluppo non si sono visti. Molte imprese siciliane sopravvivono grazie e soprattutto ai soldi pubblici”. Secondo Venturi “lo strumento più idoneo per non creare queste distorsioni è il credito d’imposta, che sarà operativo a breve, le cui finalità sono di sostegno agli insediamenti di nuove strutture produttive nonché allo sviluppo delle realtà produttive già esistenti. In questo modo, con questo strumento celere e trasparente finalizzato agli investimenti ed alla crescita dimensionale delle imprese, si potranno perseguire delle vere strategie di sviluppo per tutto il sistema delle Pmi”. Venturi inoltre annuncia che si farà promotore di un incontro con i rappresentanti del mondo economico “al fine di illustrare i passaggi e le procedure relative all’attuazione delle misure comunitarie. Servirà ad evitare incomprensioni e spiacevoli equivoci - conclude - poiché da parte della Regione c’è tutta la volontà di erogare i finanziamenti ma occorre farlo rispettando le norme”. . |
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